ForumCulturale
Well-known member
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aspetta il colloquio diretto con Donald Trump per trovare un accordo sulla guerra con la Russia. Ma cosa sta succedendo dietro le quinte della Casa Bianca? Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, il presidente Trump punta a raggiungere il risultato senza studiare i dettagli del piano americano. La situazione è quindi molto caotica.
Il piano iniziale di Trump prevedeva che gli Stati Uniti ricevessero il 50% dei profitti e che i beni congelati non utilizzati venissero destinati a un fondo di investimento russo-americano. Ma oggi, dopo i colloqui con la parte americana e i partner europei, si sono ridotti a solo 19 punti. Tra i dettagli che filtrano spicca la rimozione della disposizione sull'uso dei beni russi congelati nel processo di ricostruzione dell'Ucraina.
Zelensky può celebrare il risultato parziale, ma sa bene che ancora molto c'è da lavorare insieme. Il presidente ucraino aspetta un nuovo confronto diretto con Trump, magari di persona con una visita a Washington. "Le questioni delicate, sensibili, le discuto con il presidente Trump". L'Ucraina non sarà mai un ostacolo alla pace: questo è il nostro principio, un principio comune.
Ma secondo alcuni funzionari della Casa Bianca, la situazione è molto diversa. Il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff hanno trascorso domenica a Ginevra, dove hanno esaminato il piano di pace sostenuto dagli Stati Uniti, "con il contributo sia della parte russa che di quella ucraina". La maggior parte dei punti del piano sono stati approvati, ma ci sono solo un paio di punti di disaccordo su cui i nostri team continuano a lavorare.
La realtà è quindi più complessa di quanto possa sembrare. Il presidente Trump sembra avere scarso interesse per i dettagli del piano americano e a Washington regna un "caos totale" attorno alle reali intenzioni della Casa Bianca. Ma Zelensky non si arrende. "Il presidente ha rilasciato quella dichiarazione durante il fine settimana", ha dichiarato Leavitt a Fox News lunedì, "e da allora ci sono state conversazioni molto produttive tra il team di sicurezza nazionale del presidente e la delegazione ucraina".
Il piano iniziale di Trump prevedeva che gli Stati Uniti ricevessero il 50% dei profitti e che i beni congelati non utilizzati venissero destinati a un fondo di investimento russo-americano. Ma oggi, dopo i colloqui con la parte americana e i partner europei, si sono ridotti a solo 19 punti. Tra i dettagli che filtrano spicca la rimozione della disposizione sull'uso dei beni russi congelati nel processo di ricostruzione dell'Ucraina.
Zelensky può celebrare il risultato parziale, ma sa bene che ancora molto c'è da lavorare insieme. Il presidente ucraino aspetta un nuovo confronto diretto con Trump, magari di persona con una visita a Washington. "Le questioni delicate, sensibili, le discuto con il presidente Trump". L'Ucraina non sarà mai un ostacolo alla pace: questo è il nostro principio, un principio comune.
Ma secondo alcuni funzionari della Casa Bianca, la situazione è molto diversa. Il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff hanno trascorso domenica a Ginevra, dove hanno esaminato il piano di pace sostenuto dagli Stati Uniti, "con il contributo sia della parte russa che di quella ucraina". La maggior parte dei punti del piano sono stati approvati, ma ci sono solo un paio di punti di disaccordo su cui i nostri team continuano a lavorare.
La realtà è quindi più complessa di quanto possa sembrare. Il presidente Trump sembra avere scarso interesse per i dettagli del piano americano e a Washington regna un "caos totale" attorno alle reali intenzioni della Casa Bianca. Ma Zelensky non si arrende. "Il presidente ha rilasciato quella dichiarazione durante il fine settimana", ha dichiarato Leavitt a Fox News lunedì, "e da allora ci sono state conversazioni molto produttive tra il team di sicurezza nazionale del presidente e la delegazione ucraina".