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Un imponente ritorno della cassazione per il 35enne senegalese Louis Dassilva, il quale, da un anno e mezzo, è trattenuto in carcere alla stregua di imputato nel caso dell'omicidio della 78enne Pierina Paganelli a Rimini. Il Gildo Cantarini ha confermato l'ordinanza cautelare disposta per le indagini preliminari, conosciuta come "Cantarini bis", e ora la Cassazione lo ha annullata, rinviando il caso al Riesame di Bologna.
Gli avvocati di Dassilva, Andrea Guidi e Riario Fabbri, sono entusiasti della decisione, ma non possono che attendere le motivazioni dell'alta Corte. Nel frattempo, il loro assistito rimane in carcere mentre si addensa un nuovo processo davanti alla Corte d'Assise di Rimini per omicidio volontario pluriaggravato.
La Cassazione ha annullato l'ordinanza cautelare confermando che la determinazione della Suprema Corte è inequivocabile: i gravi indizi di colpevolezza rimangono. I legali delle parti civili, i figli di Pierina Paganelli, sostengono che la cassazione non ha ravvisato vizi tali da portare alla scarcerazione dell'imputato.
La perizia fonica in corso sarà sicuramente di grande interesse per la difesa, che confida in questa prova scientifica. Ma il quadro del caso è sempre più chiaro: Manuela Bianchi, la nuora della vittima, ha confessato di aver incontrato l'imputato la mattina del ritrovamento del cadavere, aggravando ulteriormente la posizione di Dassilva.
Gli avvocati di Dassilva, Andrea Guidi e Riario Fabbri, sono entusiasti della decisione, ma non possono che attendere le motivazioni dell'alta Corte. Nel frattempo, il loro assistito rimane in carcere mentre si addensa un nuovo processo davanti alla Corte d'Assise di Rimini per omicidio volontario pluriaggravato.
La Cassazione ha annullato l'ordinanza cautelare confermando che la determinazione della Suprema Corte è inequivocabile: i gravi indizi di colpevolezza rimangono. I legali delle parti civili, i figli di Pierina Paganelli, sostengono che la cassazione non ha ravvisato vizi tali da portare alla scarcerazione dell'imputato.
La perizia fonica in corso sarà sicuramente di grande interesse per la difesa, che confida in questa prova scientifica. Ma il quadro del caso è sempre più chiaro: Manuela Bianchi, la nuora della vittima, ha confessato di aver incontrato l'imputato la mattina del ritrovamento del cadavere, aggravando ulteriormente la posizione di Dassilva.