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Un tentato omicidio su un treno, una donna aggraziata e una reazione insensata da parte dei passeggeri: la storia di Stephanie A., una modella brasiliana che ha vissuto in Italia per quattro anni.
La storia inizia quando l'uomo, uno straniero di 26 anni con un passaporto scaduto, si è avvicinato a lei sulla stazione di Carnate, poco prima di scendere dal treno diretto a Milano. Secondo quanto riferito dalla donna, era già fissata lo sguardo, poi gli insulti e infine il pugno che le ha lasciato le mani in tasca un segno indelebile sulla fronte.
Ma la più grave delle ferite non sono quelle fisiche, ma quelle psicologiche. «Non riesco a capire come possa essere successo» svela Stephanie A., «per me questo è stato un tentato omicidio fatto da uno sconosciuto che mi ha preso di mira, totalmente a caso. Amo l'Italia, e sono sempre stata felice di aver scelto questo paese meraviglioso... la gente non c'è stata. Al posto mio, avrebbe potuto esserci chiunque, la loro figlia, fidanzata la loro mamma».
Il modella ha deciso di rendere pubblica la sua storia sui social per sensibilizzare la gente: «L'ho fatto solo per sensibilizzare la gente. Sono riuscita a riprendere l'aggressore in video e spero che qualcuno lo riconosca. Mi ha scritto una ragazza in privato. Sostiene di sapere chi sia. Lo ha già denunciato per stalking perché dice che la perseguita da un anno, senza motivo. Nemmeno lei lo aveva mai visto, prima che diventasse il suo incubo».
Il ragazzo è stato bloccato e rimpatriato. Le indagini hanno portato al riconoscimento grazie al lavoro della security di Trenord in servizio a Carnate. Il 26enne straniero con permesso di soggiorno scaduto e noto alle forze dell'ordine per altri precedenti simili, era stato portato al Cpr di Torino e sarà rimpatriato.
Per Stephanie A., la questione è ancora aperta: «Ancora non riesco a capire come possa essere successo. Per me questo è stato un tentato omicidio fatto da uno sconosciuto che mi ha preso di mira, totalmente a caso».
La storia inizia quando l'uomo, uno straniero di 26 anni con un passaporto scaduto, si è avvicinato a lei sulla stazione di Carnate, poco prima di scendere dal treno diretto a Milano. Secondo quanto riferito dalla donna, era già fissata lo sguardo, poi gli insulti e infine il pugno che le ha lasciato le mani in tasca un segno indelebile sulla fronte.
Ma la più grave delle ferite non sono quelle fisiche, ma quelle psicologiche. «Non riesco a capire come possa essere successo» svela Stephanie A., «per me questo è stato un tentato omicidio fatto da uno sconosciuto che mi ha preso di mira, totalmente a caso. Amo l'Italia, e sono sempre stata felice di aver scelto questo paese meraviglioso... la gente non c'è stata. Al posto mio, avrebbe potuto esserci chiunque, la loro figlia, fidanzata la loro mamma».
Il modella ha deciso di rendere pubblica la sua storia sui social per sensibilizzare la gente: «L'ho fatto solo per sensibilizzare la gente. Sono riuscita a riprendere l'aggressore in video e spero che qualcuno lo riconosca. Mi ha scritto una ragazza in privato. Sostiene di sapere chi sia. Lo ha già denunciato per stalking perché dice che la perseguita da un anno, senza motivo. Nemmeno lei lo aveva mai visto, prima che diventasse il suo incubo».
Il ragazzo è stato bloccato e rimpatriato. Le indagini hanno portato al riconoscimento grazie al lavoro della security di Trenord in servizio a Carnate. Il 26enne straniero con permesso di soggiorno scaduto e noto alle forze dell'ordine per altri precedenti simili, era stato portato al Cpr di Torino e sarà rimpatriato.
Per Stephanie A., la questione è ancora aperta: «Ancora non riesco a capire come possa essere successo. Per me questo è stato un tentato omicidio fatto da uno sconosciuto che mi ha preso di mira, totalmente a caso».