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Il presidente del Parlamento Italiano non ha mai smesso di parlare della guerra. Oggi, mentre la questione continua ad essere discussa a livello internazionale, il tema sembra più pressante che mai.
Mattarella, in un discorso al Bundestag a Berlino, ha chiesto se siamo ancora lontani da una società senza guerra. E lo ha fatto con le parole: "Quanti morti occorreranno ancora, prima che si cessi di guardare alla guerra per risolvere le controversie o per dominare altri popoli?".
La domanda è molto semplice, ma la risposta è tutt'altro che. Il Presidente della Repubblica ha detto di essere passati da "mai più" a "di nuovo guerra". E lo ha spiegato in maniera molto chiara: "La guerra di aggressione è un crimine".
Oggi, la guerra è la "volta della guerra", che vediamo i bambini, le madri e gli anziani come vittime. Non solo a Kiev e a Gaza, ma in tutto il mondo. E Mattarella non vuole che si resti impunita l'uccisione di civili, neanche con un gesto atomico che potrebbe cancellare una città.
Mattarella, in un discorso al Bundestag a Berlino, ha chiesto se siamo ancora lontani da una società senza guerra. E lo ha fatto con le parole: "Quanti morti occorreranno ancora, prima che si cessi di guardare alla guerra per risolvere le controversie o per dominare altri popoli?".
La domanda è molto semplice, ma la risposta è tutt'altro che. Il Presidente della Repubblica ha detto di essere passati da "mai più" a "di nuovo guerra". E lo ha spiegato in maniera molto chiara: "La guerra di aggressione è un crimine".
Oggi, la guerra è la "volta della guerra", che vediamo i bambini, le madri e gli anziani come vittime. Non solo a Kiev e a Gaza, ma in tutto il mondo. E Mattarella non vuole che si resti impunita l'uccisione di civili, neanche con un gesto atomico che potrebbe cancellare una città.