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"Radiohead incantano Bologna e volano oltre le polemiche"
L'Unipol Arena di Bologna è stata trasformata in un palcoscenico magico, dove i Radiohead hanno incantato la folla con un concerto compatto e onnicomprensivo della loro carriera. La band inglese, che non ha mai esitato a sfidare le convenzioni, si è concessa ai fan i brani più noti del loro catalogo, tra cui "Day in the Life", "Paranoid Android" e "Weird Fishes/Arpeggi". La scaletta di ogni sera cambia, ma girano intorno a un soliloquio di almeno nove brani che hanno fatto la storia del rock.
La band, composta da Thom Yorke, Jonny Greenwood, Ed O'Brien e Colin Greenwood, si è resa disponibile ai fan, offrendo loro i pezzi che hanno riscritto la storia del rock. Tra i titoli più noti vi sono "Idioteque" e "Ful Stop", che mostrano la rivoluzione elettronica degli anni '90 e le sperimentazioni ultime della band.
Tuttavia, è stato segnalato che la band non si è schierata a sufficienza sul conflitto israelopalestinese. Thom Yorke ha dichiarato qualche settimana fa al Times che "mai suonerebbe davanti a Netanyahu", ma all'interno dell'Unipol Arena puoi trovare ragazzi con la kefia o con altri simboli di sostegno alle cause israeliane.
Il concerto è stato un evento unico, dove la band ha danzato con entusiasmo e passione. Yorke ha lanciato fulmini dalla sua voce e Jonny Greenwood ha scatenato una tempesta di note sulla chitarra. La canzone "Karma Police" ha concluso il primo atto bolognese, un brano che chiude il ciclo con le parole "Per un minuto mi sono perso".
In sintesi, i Radiohead hanno incantato la folla di Bologna con un concerto compatto e onnicomprensivo della loro carriera. La band si è resa disponibile ai fan, offrendo loro i pezzi più noti del loro catalogo. Nonostante le polemiche legate al conflitto israelopalestinese, la band ha continuato a volare alto, con un concerto che non dimenticheremo facilmente.
L'Unipol Arena di Bologna è stata trasformata in un palcoscenico magico, dove i Radiohead hanno incantato la folla con un concerto compatto e onnicomprensivo della loro carriera. La band inglese, che non ha mai esitato a sfidare le convenzioni, si è concessa ai fan i brani più noti del loro catalogo, tra cui "Day in the Life", "Paranoid Android" e "Weird Fishes/Arpeggi". La scaletta di ogni sera cambia, ma girano intorno a un soliloquio di almeno nove brani che hanno fatto la storia del rock.
La band, composta da Thom Yorke, Jonny Greenwood, Ed O'Brien e Colin Greenwood, si è resa disponibile ai fan, offrendo loro i pezzi che hanno riscritto la storia del rock. Tra i titoli più noti vi sono "Idioteque" e "Ful Stop", che mostrano la rivoluzione elettronica degli anni '90 e le sperimentazioni ultime della band.
Tuttavia, è stato segnalato che la band non si è schierata a sufficienza sul conflitto israelopalestinese. Thom Yorke ha dichiarato qualche settimana fa al Times che "mai suonerebbe davanti a Netanyahu", ma all'interno dell'Unipol Arena puoi trovare ragazzi con la kefia o con altri simboli di sostegno alle cause israeliane.
Il concerto è stato un evento unico, dove la band ha danzato con entusiasmo e passione. Yorke ha lanciato fulmini dalla sua voce e Jonny Greenwood ha scatenato una tempesta di note sulla chitarra. La canzone "Karma Police" ha concluso il primo atto bolognese, un brano che chiude il ciclo con le parole "Per un minuto mi sono perso".
In sintesi, i Radiohead hanno incantato la folla di Bologna con un concerto compatto e onnicomprensivo della loro carriera. La band si è resa disponibile ai fan, offrendo loro i pezzi più noti del loro catalogo. Nonostante le polemiche legate al conflitto israelopalestinese, la band ha continuato a volare alto, con un concerto che non dimenticheremo facilmente.