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Umberto Bossi, il fondatore della Lega Nord, è preoccupato, amareggiato e indignato per la direzione che sta prendendo il suo partito. Il generale, che si distingue per la sua forza di volontà e la sua lucidità politica, sembra essere arrivato alla fine del filo teso.
La Lega, che una volta era un movimento antifascista, è ora sotto il controllo di Matteo Salvini, che ha elevato al rango di vicesegretario Roberto Vannacci, un uomo di estrema destra. Bossi soffre per aver visto la sua visione politica travisata e per aver visto il partito che fondò tra il 1989 e il 1991 trasformarsi in un movimento fascista.
Il pensiero del generale corre a Salvini, ma non è riferibile. Bossi osserva e freme, tra rabbia e impotenza, mentre Vannacci continua a imperversare con una visione della storia che è più vicina al regime fascista di quanto possa essere tollerata.
La comunità ebraica ha commentato con una parola: "Vergogna". Durissimo anche un grande leghista come Luca Zaia, che ha definito il comportamento di Vannacci come "revisionismo inutile e dannoso" per la Lega.
La Lega, che una volta era un movimento antifascista, è ora sotto il controllo di Matteo Salvini, che ha elevato al rango di vicesegretario Roberto Vannacci, un uomo di estrema destra. Bossi soffre per aver visto la sua visione politica travisata e per aver visto il partito che fondò tra il 1989 e il 1991 trasformarsi in un movimento fascista.
Il pensiero del generale corre a Salvini, ma non è riferibile. Bossi osserva e freme, tra rabbia e impotenza, mentre Vannacci continua a imperversare con una visione della storia che è più vicina al regime fascista di quanto possa essere tollerata.
La comunità ebraica ha commentato con una parola: "Vergogna". Durissimo anche un grande leghista come Luca Zaia, che ha definito il comportamento di Vannacci come "revisionismo inutile e dannoso" per la Lega.