Un uomo di 28 anni, residente a Milano, è stato arrestato per i suoi brutalissimi trattamenti nei confronti della sua convivente e dei due figli minori. La donna, dopo anni di sopraffazione, aveva deciso di denunciare le violenze subite e richiedere il collocamento in una struttura protetta.
Il nucleo familiare viveva a Corsico, comune dell'hinterland sud, senza né acqua né luce. La baracca dove la famiglia si trovava era umile ma non proprio adeguata per la sua condizione di vita. L'uomo la aveva costretta a trasferirsi con i figli minori e una volta arrivato nella zona gli permetteva di fare tutto ciò che voleva senza alcun rispetto per lei e per i bambini.
L'uomo, un 28enne salvadoregno irregolare, era stato arrestato e sottoposto a ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della donna. I due minori erano stati vittime delle stesse violenze che la madre aveva subito.
La squadra mobile di Milano ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare dopo la denuncia presentata dalla convivente, che aveva deciso di allontanarsi dalla baracca e di richiedere il collocamento in una struttura protetta. La donna, dopo anni di sopraffazione, aveva finalmente trovato il coraggio di parlare delle sue sofferenze.
La giustizia è stata fatta per la convivente e per i suoi figli minori che non hanno dovuto subire più violenze da parte dell'uomo. La loro storia serve come avvertimento per tutti coloro che vivono in condizioni di sfruttamento e di violenza, come è stato il caso della famiglia che ha subito queste terribili violenze.
Il nucleo familiare viveva a Corsico, comune dell'hinterland sud, senza né acqua né luce. La baracca dove la famiglia si trovava era umile ma non proprio adeguata per la sua condizione di vita. L'uomo la aveva costretta a trasferirsi con i figli minori e una volta arrivato nella zona gli permetteva di fare tutto ciò che voleva senza alcun rispetto per lei e per i bambini.
L'uomo, un 28enne salvadoregno irregolare, era stato arrestato e sottoposto a ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della donna. I due minori erano stati vittime delle stesse violenze che la madre aveva subito.
La squadra mobile di Milano ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare dopo la denuncia presentata dalla convivente, che aveva deciso di allontanarsi dalla baracca e di richiedere il collocamento in una struttura protetta. La donna, dopo anni di sopraffazione, aveva finalmente trovato il coraggio di parlare delle sue sofferenze.
La giustizia è stata fatta per la convivente e per i suoi figli minori che non hanno dovuto subire più violenze da parte dell'uomo. La loro storia serve come avvertimento per tutti coloro che vivono in condizioni di sfruttamento e di violenza, come è stato il caso della famiglia che ha subito queste terribili violenze.