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Ornella Vanoni, la Voce della Ragazza Italiana. Una storia di musica, amore e politica.
Quando una donna può essere il simbolo dell'Italia, è segno di un grande cambiamento nel paese. E fu proprio così per Ornella Vanoni, cantante, attrice e donna del nostro tempo. Nata a Milano nel 1934, Ornella nasceva da una famiglia benestante, ma anche dalla guerra mondiale, che la bambina di undici anni ricordava ancora con gli occhi fissi sul primo bombardamento della città. Il fuoco, le fiamme e la gente che correva verso la stazione centrale.
Poi venne l'arte, grazie all'amico di sua madre che le diceva: "Hai una bella voce, perché non fai l'attrice?" E così, a vent'anni, Ornella si fece convincere a studiare recitazione e a recitare in teatro. Fu un errore, ma un errore bello.
Ornella era donna di grande passione, e la sua passione fu la musica. Conosciuta con il nome d'arte "Culo d'Oro", la giovane cantante incinta si ritrovò coinvolta in situazioni che non era psicologicamente pronta ad affrontare. Ma fu anche una donna che amava la vita, e le sue canzoni lo dimostrano.
La sua carriera musicale è stata lunghissima e piena di successi. Con oltre 100 album incisi e oltre 55 milioni di dischi venduti, Ornella Vanoni è diventata un simbolo della musica italiana. E non solo per la sua voce, che è stata sempre cantante in più occasioni.
Ornella ha vinto due premi Tenco, otto partecipazioni al Festival di Sanremo e si è trasferita a Roma per fondare la Vanilla con Sergio Bardotti come produttore. La sua musica è stata anche oggetto di numerose cover, e la Vanoni è sempre stata una donna che ha amato la vita.
La sua carriera professionale è stata plasmata da molti artisti, tra cui Gino Paoli e Giorgio Albertazzi, con i quali ha recitato in teatro. La Vanoni è anche diventata un'attrice, e nel 1986 è partita per il tour statunitense con canzoni italiane di maggior successo.
Ma la Vanoni non si è limitata a cantare o recitare, ma è stata anche una donna politica. Nel 2011 ha cercato l'avventura politica candidandosi senza successo. E nel 2018, dopo aver vinto il Festival di Napoli con "Tu si na cosa grande", la Vanoni ha voto per +Europa spiegando: "Voto la Bonino! Non me ne frega niente della politica, della destra o della sinistra. Mi interessa che dai radicali arrivano l'aborto, il divorzio e il testamento biologico. Punto".
La sua carriera professionale è stata piena di successi, ma anche di difficoltà. Negli '90 e 2000 la Vanoni ha scalato le classifiche con "Stella nascente" e Sheerazade, le cover di "Un panino, una birra e poi", e "Ti ricordi? No, non mi ricordo". E nel 2021, pubblica il suo cinquantesimo album, "Unica".
Ornella Vanoni è stata sempre un simbolo della musica italiana, ma anche una donna di grande passione e di grande sensibilità. La sua storia è un esempio di come la musica possa essere usata per esprimere le proprie emozioni e pensieri. E quando una donna può essere il simbolo dell'Italia, è segno di un grande cambiamento nel paese.
Quando una donna può essere il simbolo dell'Italia, è segno di un grande cambiamento nel paese. E fu proprio così per Ornella Vanoni, cantante, attrice e donna del nostro tempo. Nata a Milano nel 1934, Ornella nasceva da una famiglia benestante, ma anche dalla guerra mondiale, che la bambina di undici anni ricordava ancora con gli occhi fissi sul primo bombardamento della città. Il fuoco, le fiamme e la gente che correva verso la stazione centrale.
Poi venne l'arte, grazie all'amico di sua madre che le diceva: "Hai una bella voce, perché non fai l'attrice?" E così, a vent'anni, Ornella si fece convincere a studiare recitazione e a recitare in teatro. Fu un errore, ma un errore bello.
Ornella era donna di grande passione, e la sua passione fu la musica. Conosciuta con il nome d'arte "Culo d'Oro", la giovane cantante incinta si ritrovò coinvolta in situazioni che non era psicologicamente pronta ad affrontare. Ma fu anche una donna che amava la vita, e le sue canzoni lo dimostrano.
La sua carriera musicale è stata lunghissima e piena di successi. Con oltre 100 album incisi e oltre 55 milioni di dischi venduti, Ornella Vanoni è diventata un simbolo della musica italiana. E non solo per la sua voce, che è stata sempre cantante in più occasioni.
Ornella ha vinto due premi Tenco, otto partecipazioni al Festival di Sanremo e si è trasferita a Roma per fondare la Vanilla con Sergio Bardotti come produttore. La sua musica è stata anche oggetto di numerose cover, e la Vanoni è sempre stata una donna che ha amato la vita.
La sua carriera professionale è stata plasmata da molti artisti, tra cui Gino Paoli e Giorgio Albertazzi, con i quali ha recitato in teatro. La Vanoni è anche diventata un'attrice, e nel 1986 è partita per il tour statunitense con canzoni italiane di maggior successo.
Ma la Vanoni non si è limitata a cantare o recitare, ma è stata anche una donna politica. Nel 2011 ha cercato l'avventura politica candidandosi senza successo. E nel 2018, dopo aver vinto il Festival di Napoli con "Tu si na cosa grande", la Vanoni ha voto per +Europa spiegando: "Voto la Bonino! Non me ne frega niente della politica, della destra o della sinistra. Mi interessa che dai radicali arrivano l'aborto, il divorzio e il testamento biologico. Punto".
La sua carriera professionale è stata piena di successi, ma anche di difficoltà. Negli '90 e 2000 la Vanoni ha scalato le classifiche con "Stella nascente" e Sheerazade, le cover di "Un panino, una birra e poi", e "Ti ricordi? No, non mi ricordo". E nel 2021, pubblica il suo cinquantesimo album, "Unica".
Ornella Vanoni è stata sempre un simbolo della musica italiana, ma anche una donna di grande passione e di grande sensibilità. La sua storia è un esempio di come la musica possa essere usata per esprimere le proprie emozioni e pensieri. E quando una donna può essere il simbolo dell'Italia, è segno di un grande cambiamento nel paese.