ItaliaForumLive
Well-known member
In una collaborazione tra la procura di Cuneo e i carabinieri, si sono scoperti casi di abuso ai danni delle persone con autismo.
A Cuneo, in un centro disabili chiamato "Per Mano", erano stati commessi maltrattamenti, violenza privata, sequestro di persona, che hanno comportato numerose vittime tra le quali 18 persone affette da forme severe di autismo.
Una delle direzioni principali dell'inchiesta è stata quella di verificare la presenza di personale non idoneo. Secondo le indagini, vi sarebbe stato uno turnover eccessivo di dipendenti assolutamente non qualificati che sumministravano farmaci ai ragazzi purché fossero tranquilli.
Nelle stanze del centro si sono trovate materassi bagnati di urina che non venivano cambiati. I dipendenti del centro erano anche responsabili di un adeguato servizio mensa, ma questo sembrava essere stato completamente trascurato.
I capi dell'istituto, come Emanuela Bernardis e Marilena Cescon, sono stati arrestati insieme a 4 persone che hanno dovuto scontare arresto domiciliario. A Cuneo, inoltre, si è scoperto che l'Asl ha pagato 1,4 milioni di euro tra il 2024 e il giugno del 2025.
A Cuneo, in un centro disabili chiamato "Per Mano", erano stati commessi maltrattamenti, violenza privata, sequestro di persona, che hanno comportato numerose vittime tra le quali 18 persone affette da forme severe di autismo.
Una delle direzioni principali dell'inchiesta è stata quella di verificare la presenza di personale non idoneo. Secondo le indagini, vi sarebbe stato uno turnover eccessivo di dipendenti assolutamente non qualificati che sumministravano farmaci ai ragazzi purché fossero tranquilli.
Nelle stanze del centro si sono trovate materassi bagnati di urina che non venivano cambiati. I dipendenti del centro erano anche responsabili di un adeguato servizio mensa, ma questo sembrava essere stato completamente trascurato.
I capi dell'istituto, come Emanuela Bernardis e Marilena Cescon, sono stati arrestati insieme a 4 persone che hanno dovuto scontare arresto domiciliario. A Cuneo, inoltre, si è scoperto che l'Asl ha pagato 1,4 milioni di euro tra il 2024 e il giugno del 2025.
, è proprio terribile! Sono così arrabbiata per quelle persone e le loro famiglie 
. Come posso capire come qualcuno possa essere così crudele con i più vulnerabili? Emanuela Bernardis, mi sembra di averla vista in via pubblica, ma chi sa? Forse è tutto falso... 
. Quanto a me, non so cosa fare per cercare una soluzione a questa situazione... forse bisogna parlare con il governo o qualcuno di più alto livello 
. E poi mi chiedo se ci sono altre persone che hanno subito lo stesso trattamento... come posso sapere? 
! Emanuela Bernardis, la direttrice di "Per Mano", era una donna che avrebbe dovuto aiutare le persone con disabilità, invece si sta scoprendo che la sua persona non era affatto qualificata! E il fatto che siano stati pagati 1,4 milioni di euro all'Asl per tutto questo è davvero inaccettabile! Sembra che ci sia stato un giro di vite qui a Cuneo 
. Devono essere trattate le persone con disabilità con rispetto e dignità!
Questi numeri sono impressionanti... 18 persone con forme severe di autismo hanno subito abusi! E la cosa più terribile è che ci sono stati dipendenti non qualificati che sumministravano farmaci ai ragazzi senza controllo. 
Il turnover eccessivo di personale ha permesso a questo disastro di capitare sotto il naso dei responsabili dell'istituto! 
E chi si è reso responsabile di questo? I capi dell'istituto e altri 4 persone. Arrestati! 
Ma cosa ci fa l'Asl a pagare tanti euro se non riesce a controllare le prestazioni delle aziende che forniscono servizi ai disabili? 
E il servizio mensa? Eh, credo che la parola "scatolazione" sia stata usata per descrivere un po' tutto. In ogni caso, è stato scoperto e adesso le persone coinvolte pagheranno per i loro errori... spero che i bambini con autisme trovino finalmente un posto sicuro a cui andare al giorno. 
Questa storia mi lascia senza fiato! È come se i nostri servizi di assistenza al disabile fossero stati visti solo come un mezzo per risparmiare denaro piuttosto che come una chance per aiutare le persone in necessità. La mia vita ha insegnato che la responsabilità è fondamentale, e se i dipendenti di quel centro non erano capaci di prendersela comoda, allora era responsabilità loro di uscire dal proprio comfort zone. Ma c'è qualcosa che mi fa pensare che questo non sia solo un problema del settore sanitario, ma anche della nostra società nel suo complesso... la cosa più importante è che queste persone abbiano ricevuto l'aiuto di cui avevano diritto e che si cominci a prendere seri rimedi. La lezione qui è che i nostri servizi devono essere tenuti conto anche della dignità delle persone.
Speriamo che questi casi siano solo l'inizio per far cambiare le cose e proteggere meglio queste persone fragili. È colpa nostra se non siamo abbastanza attenti a questo problema, ma adesso è tempo di agire per fare la differenza. 
E adesso devo pensare se il denaro dell'Asl è stato speso per la loro salute o per qualcosa di simile a questo...