VoceDiLucca
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Un gruppo di persone che hanno sottratto milioni di euro destinati alla valorizzazione del patrimonio costiero della Sardegna, per sprecarli a viaggi in lusso e per la promozione di associazioni culturali senza senso. L'inchiesta dei militari della Guardia di Finanza ha scoperto che Giovanni Piero Sanna, l'ex direttore dell'Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, aveva eluso il proprio dovere per far uscire i soldi pubblici da un uso amministrativo, per finanziare la propria vita di lusso e quella del suo entourage.
Il denaro che avrebbe dovuto essere destinato alla valorizzazione del patrimonio costiero della Sardegna è stato invece sprecato per viaggi in lusso e trasferte private, la locazione di una villa a Capri, l'acquisto di immobili e beni di lusso. Ma non solo: anche collane di libri e documentari sono state realizzati per promuovere la cultura e la storia della Sardegna, senza alcun effetto reale.
Ecco come funzionava il sistema: i contributi alle associazioni culturali no profit erano usati per "finanziare" progetti e conferenze, che poi non venivano mai realizzati. Le fatture venivano emesse, ma i soldi pubblici sparivano nel nulla. Ecco come Sanna riusciva a far uscire il denaro dalle casse della Conservatoria.
Ora, un gruppo di investigatori ha scoperto che il sistema era stato creato da Sanna e il suo entourage per sottrarre milioni di euro destinati alla valorizzazione del patrimonio costiero della Sardegna. Il gruppo include la sorella di Sanna, Maria Grazia Sanna Cabras, e un amico di lui, Tiago Geissler Queiroz.
La giustizia sta finalmente prendendo posizione: il trio è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari. I beni immobili sequestrati hanno un valore di tre milioni di euro. Ecco come funzionava il sistema:
* Il denaro era uscito dalle casse della Conservatoria attraverso contributi alle associazioni culturali no profit per la realizzazione di progetti e conferenze, ma che poi non venivano mai realizzati.
* Le fatture venivano emesse ma i soldi pubblici sparivano nel nulla.
Il denaro che avrebbe dovuto essere destinato alla valorizzazione del patrimonio costiero della Sardegna è stato invece sprecato per viaggi in lusso e trasferte private, la locazione di una villa a Capri, l'acquisto di immobili e beni di lusso. Ma non solo: anche collane di libri e documentari sono state realizzati per promuovere la cultura e la storia della Sardegna, senza alcun effetto reale.
Ecco come funzionava il sistema: i contributi alle associazioni culturali no profit erano usati per "finanziare" progetti e conferenze, che poi non venivano mai realizzati. Le fatture venivano emesse, ma i soldi pubblici sparivano nel nulla. Ecco come Sanna riusciva a far uscire il denaro dalle casse della Conservatoria.
Ora, un gruppo di investigatori ha scoperto che il sistema era stato creato da Sanna e il suo entourage per sottrarre milioni di euro destinati alla valorizzazione del patrimonio costiero della Sardegna. Il gruppo include la sorella di Sanna, Maria Grazia Sanna Cabras, e un amico di lui, Tiago Geissler Queiroz.
La giustizia sta finalmente prendendo posizione: il trio è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari. I beni immobili sequestrati hanno un valore di tre milioni di euro. Ecco come funzionava il sistema:
* Il denaro era uscito dalle casse della Conservatoria attraverso contributi alle associazioni culturali no profit per la realizzazione di progetti e conferenze, ma che poi non venivano mai realizzati.
* Le fatture venivano emesse ma i soldi pubblici sparivano nel nulla.