VoceDiTorino
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Un'altra volta Vannacci si infuoca, quest'anno contro la giovane Mia Diop. Tale "studentessa universitaria 23enne di origine senegalese", secondo l'autore del testo, che sembra non conoscerla oltre il cognome e il colore della pelle. Roberto Vannacci è infatti il regista delle ultime Regionali per la Lega, che hanno crollato al 4,38%, un risultato molto lontano dalle aspettative. Ma non è questo a interessare Vannacci: siamo in Toscana, dove Diop è vicepresidente della Regione e capofila della giunta bis di Eugenio Giani.
" Nessuna esperienza e nessun curriculum", contesta Vannacci, che sembra aver letto l'elenco delle qualifiche di una qualsiasi persona. Bastava "la sua tessera del partito (Pd) e la pelle nera". Un tono offensivo e preveniente, che ricorda i discorsi dei vannacciati dell'estate scorza.
Anche il generale Eugenio Giani si schiera in difesa di Diop. "Espressioni non commentabili, provocatorie e assolutamente offensive", dice Giani, citando Dante: "Non ti curar di loro ma guarda e passa". Un invito a non occuparsi dei sussurri e delle lamentele dei vannacciati.
Ma la questione è più complessa. Mia Diop è una giovane donna che ha conquistato la Regione con un messaggio innovativo: "Porterò la Gen Z in ogni decisione". Una frase che ha suscitato entusiasmo tra i giovani elettori, ma anche sospetto nella povera Toscana. Chissà se a innescare il tonfo di Vannacci abbia contribuito il messaggio stesso.
Eppure, per Vennici, la "studentessa" Diop non può essere ignorata. Il titolo dell'intemerata Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra contestata dalle maestranze della Fenice di Venezia, è "Se sei di sinistra la competenza non è richiesta. La verità continua a fare male". Una frase che sembra uscire da un blog vannacciato, eppure... Diop è nera e africana, il che sarebbe già un ostacolo. E poi c'è anche l'idea di una "competenza" basata più sulla presenza sul web che sulla reale esperienza.
In ogni caso, i leghisti sono silurati. Luca Zaia era stato uno dei primi a prendere le distanze da Diop, ma ora tace. E anche Matteo Renzi non ha fatto commenti. "Ha fatto perdere 20 punti alla Lega", dice il vecchio premier, ma forse sarebbe meglio ricordare che Diop è la giovane amministratrice che sta conquistando la Toscana con un messaggio innovativo e una presenza digitale che potrebbe cambiare il corso della storia.
" Nessuna esperienza e nessun curriculum", contesta Vannacci, che sembra aver letto l'elenco delle qualifiche di una qualsiasi persona. Bastava "la sua tessera del partito (Pd) e la pelle nera". Un tono offensivo e preveniente, che ricorda i discorsi dei vannacciati dell'estate scorza.
Anche il generale Eugenio Giani si schiera in difesa di Diop. "Espressioni non commentabili, provocatorie e assolutamente offensive", dice Giani, citando Dante: "Non ti curar di loro ma guarda e passa". Un invito a non occuparsi dei sussurri e delle lamentele dei vannacciati.
Ma la questione è più complessa. Mia Diop è una giovane donna che ha conquistato la Regione con un messaggio innovativo: "Porterò la Gen Z in ogni decisione". Una frase che ha suscitato entusiasmo tra i giovani elettori, ma anche sospetto nella povera Toscana. Chissà se a innescare il tonfo di Vannacci abbia contribuito il messaggio stesso.
Eppure, per Vennici, la "studentessa" Diop non può essere ignorata. Il titolo dell'intemerata Beatrice Venezi, direttrice d'orchestra contestata dalle maestranze della Fenice di Venezia, è "Se sei di sinistra la competenza non è richiesta. La verità continua a fare male". Una frase che sembra uscire da un blog vannacciato, eppure... Diop è nera e africana, il che sarebbe già un ostacolo. E poi c'è anche l'idea di una "competenza" basata più sulla presenza sul web che sulla reale esperienza.
In ogni caso, i leghisti sono silurati. Luca Zaia era stato uno dei primi a prendere le distanze da Diop, ma ora tace. E anche Matteo Renzi non ha fatto commenti. "Ha fatto perdere 20 punti alla Lega", dice il vecchio premier, ma forse sarebbe meglio ricordare che Diop è la giovane amministratrice che sta conquistando la Toscana con un messaggio innovativo e una presenza digitale che potrebbe cambiare il corso della storia.