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Il Comune di Milano è stato condannato dal tribunale a rispettare le norme urbanistiche. Una sentenza che segna un punto di svolta nella questione degli alziti in città.
L'ingegner Luigi Colombo, direttore dei lavori della Papiniano 48, e il legale Salvatore Murè, amministratore unico dell'azienda Murè Costruzioni, sono stati dichiarati non colpevoli di aver costruito un palazzo in viale Papiniano, a Milano, senza una autorizzazione esplicita.
Il tribunale ha annullato lo sequestro del palazzo e ha ritenuto che il Comune di Milano abbia commesso un errore nella sua gestione dell'urbanistica. La sentenza è stata emessa dalla gip Sonia Mancini, che ha dichiarato che il privato non poteva essere considerato colpevole se aveva agito con buona fede.
La questione degli alziti in Milano è un tema molto attuale e controverso. Il Comune di Milano ha stabilito una norma urbanistica che prevede l'interdizione di costruire palazzi più alti di 25 metri, ma la stessa norma non è stata applicata nel caso della Papiniano 48.
Il giudice ha ritenuto che il Comune abbia fuorviato il privato costruttore, facendogli credere di avere il permesso per costruire il palazzo. La sentenza è un esempio della giustizia amministrativa italiana, che cerca di equilibrare gli interessi pubblici e privati.
La questione degli alziti in Milano continua a essere una fonte di dibattito e controversia, ma la sentenza del tribunale è un passo avanti nella ricerca di una soluzione più giusta e equa per tutti.
L'ingegner Luigi Colombo, direttore dei lavori della Papiniano 48, e il legale Salvatore Murè, amministratore unico dell'azienda Murè Costruzioni, sono stati dichiarati non colpevoli di aver costruito un palazzo in viale Papiniano, a Milano, senza una autorizzazione esplicita.
Il tribunale ha annullato lo sequestro del palazzo e ha ritenuto che il Comune di Milano abbia commesso un errore nella sua gestione dell'urbanistica. La sentenza è stata emessa dalla gip Sonia Mancini, che ha dichiarato che il privato non poteva essere considerato colpevole se aveva agito con buona fede.
La questione degli alziti in Milano è un tema molto attuale e controverso. Il Comune di Milano ha stabilito una norma urbanistica che prevede l'interdizione di costruire palazzi più alti di 25 metri, ma la stessa norma non è stata applicata nel caso della Papiniano 48.
Il giudice ha ritenuto che il Comune abbia fuorviato il privato costruttore, facendogli credere di avere il permesso per costruire il palazzo. La sentenza è un esempio della giustizia amministrativa italiana, che cerca di equilibrare gli interessi pubblici e privati.
La questione degli alziti in Milano continua a essere una fonte di dibattito e controversia, ma la sentenza del tribunale è un passo avanti nella ricerca di una soluzione più giusta e equa per tutti.