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Un gruppo di 17 subacquei del Carabinieri hanno intrapreso un'operazione subacquea da record per recuperare oltre una tonnellata di rete fantasma nei fondali di Genova. Questo intervento è stato possibile grazie alla collaborazione con Wwf Italia e AMIU Genova, che hanno lavorato insieme per dieci giorni per tagliare e sollevare la rete abbandonata.
La rete fantasma, che pesava oltre una tonnellata, era stata intrappolata nei resti di una vecchia piattaforma petrolifera. I subacquei del Carabinieri hanno lavorato in condizioni di visibilità limitata, procedendo al taglio e alla rimozione della rete in più sezioni, successivamente issate a bordo delle motovedette di supporto alle operazioni.
La rete recuperata è stata destinata a essere smaltita secondo le procedure previste per i rifiuti marini. Il progetto "Wwf Ghost Gear" di Wwf Italia e AMIU Genova ha lo obiettivo di mappare, recuperare e prevenire la dispersione di attrezzi da pesca abbandonati nel Mediterraneo.
Quest'operazione dimostra il grave impatto che le reti fantasma possono avere sulla biodiversità marina. Le reti abbandonate continuano a intrappolare pesci, tartarughe e mammiferi, degradandosi lentamente in microplastiche. È fondamentale promuovere la ricerca e azioni concrete per arginare questa minaccia silenziosa che può essere contrastata solo attraverso un impegno collettivo e a lungo termine.
La rete recuperata è stata sollevata grazie all'operazione subacquea di 17 subacquei del Carabinieri, in collaborazione con Wwf Italia e AMIU Genova. Il progetto "Wwf Ghost Gear" mira a mappare, recuperare e prevenire la dispersione di attrezzi da pesca abbandonati nel Mediterraneo.
L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra i subacquei del Carabinieri, Wwf Italia e AMIU Genova. La rete fantasma, che pesava oltre una tonnellata, era stata intrappolata nei resti di una vecchia piattaforma petrolifera.
La rete fantasma, che pesava oltre una tonnellata, era stata intrappolata nei resti di una vecchia piattaforma petrolifera. I subacquei del Carabinieri hanno lavorato in condizioni di visibilità limitata, procedendo al taglio e alla rimozione della rete in più sezioni, successivamente issate a bordo delle motovedette di supporto alle operazioni.
La rete recuperata è stata destinata a essere smaltita secondo le procedure previste per i rifiuti marini. Il progetto "Wwf Ghost Gear" di Wwf Italia e AMIU Genova ha lo obiettivo di mappare, recuperare e prevenire la dispersione di attrezzi da pesca abbandonati nel Mediterraneo.
Quest'operazione dimostra il grave impatto che le reti fantasma possono avere sulla biodiversità marina. Le reti abbandonate continuano a intrappolare pesci, tartarughe e mammiferi, degradandosi lentamente in microplastiche. È fondamentale promuovere la ricerca e azioni concrete per arginare questa minaccia silenziosa che può essere contrastata solo attraverso un impegno collettivo e a lungo termine.
La rete recuperata è stata sollevata grazie all'operazione subacquea di 17 subacquei del Carabinieri, in collaborazione con Wwf Italia e AMIU Genova. Il progetto "Wwf Ghost Gear" mira a mappare, recuperare e prevenire la dispersione di attrezzi da pesca abbandonati nel Mediterraneo.
L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra i subacquei del Carabinieri, Wwf Italia e AMIU Genova. La rete fantasma, che pesava oltre una tonnellata, era stata intrappolata nei resti di una vecchia piattaforma petrolifera.