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La protesta alla Fenice: un clima di tensione che non si placano le voci contro Beatrice Venezi
Ieri sera, alla inaugurale della stagione lirica e di balletto 2025-2026, il Teatro La Fenice di Venezia ha visto una nuova ondata di proteste contro la direttrice d'orchestra nominata ieri 22 settembre. La serata di Mozart, "La clemenza di Tito", è stata segnata da un sit-in all'esterno del teatro, dove le maestranze, il coro e l'orchestra hanno distribuito volantini contro la Venezi e la sua nomina.
Il clima di tensione si è aggravato ulteriormente con il comunicato dei lavoratori del teatro, che ha richiamato l'attenzione sul fatto che la scelta della direttrice non sia stata discussa e approvata dal consiglio di amministrazione. Il comunicato esprime la preoccupazione per il futuro del teatro e la possibilità che le "scelte fondamentali" siano state prese senza il dialogo, il merito e la condivisione.
La direzione della Fenice, compresa la Fondazione Teatro La Fenice, sostiene la nomina di Beatrice Venezi, ma molti lavoratori continuano a non accettare la decisione, considerandola inadeguata al prestigioso ruolo. Al centro della protesta è la questione professionale, e non una ragione politica.
Nicola Colabianchi, sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice, ha definito le proteste "incomprensibili" e ha affermato che i lavoratori hanno diritto di leggere il comunicato, ma non devono essere costrignati ad ascoltare una vicenda già nota. Colabianchi ha inoltre espresso fiducia nella direttrice Venezi, sostenendo che conosce la situazione e è pronta a affrontarla.
La questione della nomina di Beatrice Venezi continua a essere un punto di scontro tra le maestranze del teatro e la direzione. Il futuro del Teatro La Fenice rimane incerto, e si spera che il dialogo e la condivisione possano risolvere i problemi e ripristinare l'armonia all'interno dell'istituzione.
Ieri sera, alla inaugurale della stagione lirica e di balletto 2025-2026, il Teatro La Fenice di Venezia ha visto una nuova ondata di proteste contro la direttrice d'orchestra nominata ieri 22 settembre. La serata di Mozart, "La clemenza di Tito", è stata segnata da un sit-in all'esterno del teatro, dove le maestranze, il coro e l'orchestra hanno distribuito volantini contro la Venezi e la sua nomina.
Il clima di tensione si è aggravato ulteriormente con il comunicato dei lavoratori del teatro, che ha richiamato l'attenzione sul fatto che la scelta della direttrice non sia stata discussa e approvata dal consiglio di amministrazione. Il comunicato esprime la preoccupazione per il futuro del teatro e la possibilità che le "scelte fondamentali" siano state prese senza il dialogo, il merito e la condivisione.
La direzione della Fenice, compresa la Fondazione Teatro La Fenice, sostiene la nomina di Beatrice Venezi, ma molti lavoratori continuano a non accettare la decisione, considerandola inadeguata al prestigioso ruolo. Al centro della protesta è la questione professionale, e non una ragione politica.
Nicola Colabianchi, sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice, ha definito le proteste "incomprensibili" e ha affermato che i lavoratori hanno diritto di leggere il comunicato, ma non devono essere costrignati ad ascoltare una vicenda già nota. Colabianchi ha inoltre espresso fiducia nella direttrice Venezi, sostenendo che conosce la situazione e è pronta a affrontarla.
La questione della nomina di Beatrice Venezi continua a essere un punto di scontro tra le maestranze del teatro e la direzione. Il futuro del Teatro La Fenice rimane incerto, e si spera che il dialogo e la condivisione possano risolvere i problemi e ripristinare l'armonia all'interno dell'istituzione.