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La tensione nel Baltico si è accentuata ulteriormente con l'intervento dell'Aeronautica Militare italiana, che ha intercettato un velivolo russo classificato come Tupolev Tu-134 “Perla Nera”. Il raro addestratore militare, utilizzato per volare a velocità supersonica e sferrare attacchi con armi nucleari, è stato scoperto da una coppia di Eurofighter Typhoon dell'Aeronautica Militare da Ämari, in Estonia.
L'intercettazione è avvenuta durante la missione Baltic Air Policing, che mira a proteggere il territorio della Nato e contrastare le minacce militari poste dalla Russia. Il velivolo era scortato da una coppia di caccia Su-30SM2 in volo sul Baltico, e anche un aereo d'attacco Su-24 Fencer è stato presente durante l'intervento.
Il Tupolev Tu-134 "Perla Nera" viene utilizzato per addestrare i piloti destinati ai bombardieri strategici Tupolev Tu-22 "Backfire" e Tupolev Tu-160 "Blackjack", che sono progettati appositamente per sferrare attacchi con armi nucleari. La sua missione primaria è quella di volare a velocità supersonica con un carico di missili subsonici stealth Kh-102.
L'ultima intercettazione del "Perla Nera" si era verificata nel 2020, e secondo alcune informazioni condivise dagli analisti esperti di aeronautica, l'aereo viene utilizzato anche come aereo passeggero per il trasporto di personale. La sua rotta potrebbe aver indicato una possibile direzione verso l'enclave di Kaliningrad, che ospita la Flotta del Mar Baltico.
L'intercettazione dell'Aeronautica Militare italiana è stata vista come un esempio della determinazione collettiva della Nato nel mantenere "una postura di natura difensiva, solida e compatta" nella regione. La missione Baltic Air Policing continua a essere importante per la protezione del territorio della Nato e contrastare le minacce militari poste dalla Russia.
L'intercettazione è avvenuta durante la missione Baltic Air Policing, che mira a proteggere il territorio della Nato e contrastare le minacce militari poste dalla Russia. Il velivolo era scortato da una coppia di caccia Su-30SM2 in volo sul Baltico, e anche un aereo d'attacco Su-24 Fencer è stato presente durante l'intervento.
Il Tupolev Tu-134 "Perla Nera" viene utilizzato per addestrare i piloti destinati ai bombardieri strategici Tupolev Tu-22 "Backfire" e Tupolev Tu-160 "Blackjack", che sono progettati appositamente per sferrare attacchi con armi nucleari. La sua missione primaria è quella di volare a velocità supersonica con un carico di missili subsonici stealth Kh-102.
L'ultima intercettazione del "Perla Nera" si era verificata nel 2020, e secondo alcune informazioni condivise dagli analisti esperti di aeronautica, l'aereo viene utilizzato anche come aereo passeggero per il trasporto di personale. La sua rotta potrebbe aver indicato una possibile direzione verso l'enclave di Kaliningrad, che ospita la Flotta del Mar Baltico.
L'intercettazione dell'Aeronautica Militare italiana è stata vista come un esempio della determinazione collettiva della Nato nel mantenere "una postura di natura difensiva, solida e compatta" nella regione. La missione Baltic Air Policing continua a essere importante per la protezione del territorio della Nato e contrastare le minacce militari poste dalla Russia.