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La flat tax scende al 5%, ma solo per i lavoratori con reddito inferiore a 28 mila euro. Detassati anche gli straordinari, festivi e lavoro notturno per tutti i lavoratori fino a 40 mila euro. Le misure volute dal governo per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie.
L'aumento dei contratti collettivi del 2025 e 2026 prevede una serie di norme che vanno a toccare gli aumenti retributivi, gli straordinari, il trattamento salario accessorio, i premi di risultato e anche i buoni pasto. L'obiettivo è di favorire l'adeguamento salariale al costo della vita e rafforzare il legame tra produttività e salario.
Per l'aumento garantito dal rinnovo dei contratti collettivi del 2025 e 2026, la tassazione scende al 5%. La misura riguarderà 3,3 milioni di dipendenti, ma solo con un reddito lordo inferiore ai 28 mila euro. Detassati per tutto il 2026 anche gli straordinari, festivi e lavoro notturno per tutti i lavoratori dipendenti con redditi lordi fino a 40 mila euro e per un massimo di 1.500 euro.
Per i chimici, l'aumento del trattamento economico complessivo sarà pari a 294 euro, diviso in diversi pagamenti nel corso dell'anno. Il maggior salario, derivante dagli aumenti, sarà di 1.625 euro. Un vantaggio fiscale di circa 474 euro all'anno. Per i dipendenti delle piccole imprese edili, l'aumento degli stipendi nel 2026 sarà di 1.960 euro, con un vantaggio fiscale di circa 491 euro all'anno.
Il presidente di Federchimica, Francesco Buzzella, ha espresso apprezzamento per il taglio del cuneo fiscale e per l'aumento delle buste paga dei lavoratori, ma ha anche sottolineato che le misure devono essere complementari a quelle strutturali e non condizionare eventuali trattative in corso.
L'aumento dei contratti collettivi del 2025 e 2026 prevede una serie di norme che vanno a toccare gli aumenti retributivi, gli straordinari, il trattamento salario accessorio, i premi di risultato e anche i buoni pasto. L'obiettivo è di favorire l'adeguamento salariale al costo della vita e rafforzare il legame tra produttività e salario.
Per l'aumento garantito dal rinnovo dei contratti collettivi del 2025 e 2026, la tassazione scende al 5%. La misura riguarderà 3,3 milioni di dipendenti, ma solo con un reddito lordo inferiore ai 28 mila euro. Detassati per tutto il 2026 anche gli straordinari, festivi e lavoro notturno per tutti i lavoratori dipendenti con redditi lordi fino a 40 mila euro e per un massimo di 1.500 euro.
Per i chimici, l'aumento del trattamento economico complessivo sarà pari a 294 euro, diviso in diversi pagamenti nel corso dell'anno. Il maggior salario, derivante dagli aumenti, sarà di 1.625 euro. Un vantaggio fiscale di circa 474 euro all'anno. Per i dipendenti delle piccole imprese edili, l'aumento degli stipendi nel 2026 sarà di 1.960 euro, con un vantaggio fiscale di circa 491 euro all'anno.
Il presidente di Federchimica, Francesco Buzzella, ha espresso apprezzamento per il taglio del cuneo fiscale e per l'aumento delle buste paga dei lavoratori, ma ha anche sottolineato che le misure devono essere complementari a quelle strutturali e non condizionare eventuali trattative in corso.