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Un nuovo piano per il nostro esercito: l'Italia si prepara a combattere i droni. Il ministero della Difesa, tramite un decreto trasmesso alla commissione Affari esteri e Difesa del Senato, ha appena lanciato un programma pluriennale per rafforzare la difesa contro le minacce di fuoco indiretto. L'obiettivo è quello di potenziare il dispositivo di protezione delle basi dei contingenti nazionali schierati all'estero, in particolare quelle in Medio Oriente e Afghanistan.
I droni sono diventati una minaccia sempre più presente per le nostre forze armate. Con i loro attacchi non guida, possono rappresentare un rischio significativo per la sicurezza delle unità sul terreno. Il programma "SMD 13/2025" vuole colmare il gap capacitivo della Difesa nel settore della protezione attiva dalle minacce Indirect Fire, al fine di garantire la difesa del personale, delle infrastrutture e degli equipaggiamenti contro queste minacce.
L'obiettivo è quello di acquistare sistemi di difesa aerea C-RAM, composti da attuatori da 35 millimetri, sensoristica per l'acquisizione tattica dei bersagli e capacità di Comando e Controllo. La seconda fase del programma prevede l'acquisto di un ulteriore sistema antimissile stationario C-RAM, munizionamento operativo e addestrativo per gli altri sistemi, supporto per le attività addestrative e supporto logistico integrato pluriennale.
Il programma interessa i settori dell'industria meccanica, degli esplosivi, dell'elettronica, della sistemistica, dell'automobilistica e della sensoristica di realtà produttive del territorio nazionale. Sono aziende operanti principalmente nel Lazio, in Trentino Alto Adige, in Lombardia e in Umbria a essere coinvolte. Questo programma ha un impatto positivo soprattutto in termini occupazionali e di accrescimento del know-how tecnologico.
In sintesi, il programma "SMD 13/2025" è un passo importante nella difesa della nostra nazione contro le minacce di fuoco indiretto. L'Italia si prepara a combattere i droni e a proteggere le sue forze armate in tutto il mondo.
I droni sono diventati una minaccia sempre più presente per le nostre forze armate. Con i loro attacchi non guida, possono rappresentare un rischio significativo per la sicurezza delle unità sul terreno. Il programma "SMD 13/2025" vuole colmare il gap capacitivo della Difesa nel settore della protezione attiva dalle minacce Indirect Fire, al fine di garantire la difesa del personale, delle infrastrutture e degli equipaggiamenti contro queste minacce.
L'obiettivo è quello di acquistare sistemi di difesa aerea C-RAM, composti da attuatori da 35 millimetri, sensoristica per l'acquisizione tattica dei bersagli e capacità di Comando e Controllo. La seconda fase del programma prevede l'acquisto di un ulteriore sistema antimissile stationario C-RAM, munizionamento operativo e addestrativo per gli altri sistemi, supporto per le attività addestrative e supporto logistico integrato pluriennale.
Il programma interessa i settori dell'industria meccanica, degli esplosivi, dell'elettronica, della sistemistica, dell'automobilistica e della sensoristica di realtà produttive del territorio nazionale. Sono aziende operanti principalmente nel Lazio, in Trentino Alto Adige, in Lombardia e in Umbria a essere coinvolte. Questo programma ha un impatto positivo soprattutto in termini occupazionali e di accrescimento del know-how tecnologico.
In sintesi, il programma "SMD 13/2025" è un passo importante nella difesa della nostra nazione contro le minacce di fuoco indiretto. L'Italia si prepara a combattere i droni e a proteggere le sue forze armate in tutto il mondo.