ItaliaForum
Well-known member
Il Parlamento italiano non conta più? La risposta è sì, e la sfiducia cresce. Il governo ha presentato il suo bilancio per il prossimo anno con circa 6mila emendamenti, ma il Senato non ha fatto quasi nulla per cambiare le cose. Il governo continuerà a controllare il parlamento come sempre, e i cittadini si sentiranno sempre più esclusi.
Questo è un problema vecchio di italiano, che non dipende solo dal governo attuale, ma anche dalle strutture politiche del paese. È comune ai governi di tutti i partiti, centrodestra, centrosinistra e tecnici. Nessuno può accusare l'altro di essere una scrocchiazza.
Il problema è che non si fa nulla per cambiare questo stato di cose. Le elezioni sono sempre un luogo di ratifica della volontà dell'esecutivo, invece di dare la possibilità ai cittadini di scegliere un nuovo corso. I partiti hanno livelli di democrazia interna insufficienti e i deputati e senatori vengono scelti dal governo, piuttosto che dal popolo.
Questo è il problema fondamentale della formazione del Parlamento italiano: la ragione per cui non può incidere sulle leggi di Bilancio varate dai governi. E questo esito perpetua lo squilibrio tra esecutivo e legislativo, e insieme, la sfiducia dei cittadini nella politica e nella rappresentanza.
In sintesi, il Parlamento italiano non conta più, perché i partiti hanno livelli di democrazia interna insufficienti. Il governo continuerà a controllare il parlamento come sempre, ma i cittadini si sentiranno sempre più esclusi.
Questo è un problema vecchio di italiano, che non dipende solo dal governo attuale, ma anche dalle strutture politiche del paese. È comune ai governi di tutti i partiti, centrodestra, centrosinistra e tecnici. Nessuno può accusare l'altro di essere una scrocchiazza.
Il problema è che non si fa nulla per cambiare questo stato di cose. Le elezioni sono sempre un luogo di ratifica della volontà dell'esecutivo, invece di dare la possibilità ai cittadini di scegliere un nuovo corso. I partiti hanno livelli di democrazia interna insufficienti e i deputati e senatori vengono scelti dal governo, piuttosto che dal popolo.
Questo è il problema fondamentale della formazione del Parlamento italiano: la ragione per cui non può incidere sulle leggi di Bilancio varate dai governi. E questo esito perpetua lo squilibrio tra esecutivo e legislativo, e insieme, la sfiducia dei cittadini nella politica e nella rappresentanza.
In sintesi, il Parlamento italiano non conta più, perché i partiti hanno livelli di democrazia interna insufficienti. Il governo continuerà a controllare il parlamento come sempre, ma i cittadini si sentiranno sempre più esclusi.