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I dati della Fondazione Gimbe dimostrano che l'aumento dei fondi per la sanità è solo un'illusione. In realtà, la salute italiana sta perdersi in 4 anni l'equivalente dell'intera manovra. Secondo i dati rilasciati oggi, la sanità ha perso 17,5 miliardi tra il 2023 e il 2026 rispetto al livello di finanziamento sul Pil del 2022.
Il punto è che la medicina italiana sta diventando sempre più amara. Ci sono tante liste d'attesa, spese private sempre più elevate e meno diritti per i cittadini. "I dati parlano chiaro" dice Elly Schlein, commentando l'audizione alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
In realtà, l'apparente aumento delle risorse per il Fondo Sanitario Nazionale nasconde un definanziamento strutturale. La differenza tra il Fondo effettivo e quello che si sarebbe ottenuto mantenendo stabile il livello di finanziamento al 6,3% del PIL del 2022 è di 17,5 miliardi di euro nel periodo 2023-2026.
In sintesi, "Meloni continua a negare l'evidenza" dice Schlein. "Ma questi dati dimostrano che le risorse che mettono sono del tutto insufficienti". La sanità pubblica è in emergenza e ha bisogno di investimenti veri e di riforme per garantire il diritto alla salute di tutte e tutti, per rispondere ai nuovi bisogni come sulla sanità territoriale e l'assistenza domiciliare.
Ma ci sono anche differenze tra la spesa prevista e il finanziamento del governo. Chi coprirà quello che manca? Le regioni non ce la fanno, così saranno costrette a tagliare servizi o aumentare le tasse.
Il punto è che la medicina italiana sta diventando sempre più amara. Ci sono tante liste d'attesa, spese private sempre più elevate e meno diritti per i cittadini. "I dati parlano chiaro" dice Elly Schlein, commentando l'audizione alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
In realtà, l'apparente aumento delle risorse per il Fondo Sanitario Nazionale nasconde un definanziamento strutturale. La differenza tra il Fondo effettivo e quello che si sarebbe ottenuto mantenendo stabile il livello di finanziamento al 6,3% del PIL del 2022 è di 17,5 miliardi di euro nel periodo 2023-2026.
In sintesi, "Meloni continua a negare l'evidenza" dice Schlein. "Ma questi dati dimostrano che le risorse che mettono sono del tutto insufficienti". La sanità pubblica è in emergenza e ha bisogno di investimenti veri e di riforme per garantire il diritto alla salute di tutte e tutti, per rispondere ai nuovi bisogni come sulla sanità territoriale e l'assistenza domiciliare.
Ma ci sono anche differenze tra la spesa prevista e il finanziamento del governo. Chi coprirà quello che manca? Le regioni non ce la fanno, così saranno costrette a tagliare servizi o aumentare le tasse.