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La rottamazione delle cartelle quinquies: chi può aderire e come pagare il debito?
Il Consiglio dei ministri ha approvato la rottamazione delle cartelle quinquies, che limita l'accesso a un periodo di rateizzazione lungo fino a nove anni con 54 rate bimestrali complessive. La sanatoria è rivolta ai contribuenti che hanno ricevuto i cosiddetti "avvisi bonari" (ossia controlli formali o liquidazioni d'imposta che risultano non allineati ai database fiscali).
Per aderire alla sanatoria, il contribuente deve presentare una dichiarazione telematica all'agente della riscossione entro il 30 aprile 2026. La dichiarazione dovrà indicare il numero di rate scelto per pagare il debito col Fisco (fino a un massimo di 54). È importante notare che la rottamazione è limitata ai contribuenti che hanno dichiarato e non versato, non sono esclusi coloro che già hanno aderito alla rottamazione quater.
I tributi relativi agli enti locali, come multe, Imu e Tari, possono anche aderire alla quinta rottamazione. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che la rottamazione non è un condono per coloro che hanno fatto i furbi, ma piuttosto una misura per aiutare i contribuenti a pagare il debito in modo più agevole.
Una questione spinosa di questa nuova edizione della rottamazione delle cartelle riguarda gli interessi, che incideranno il doppio rispetto al passato. Il tasso abituale dell'Agenzia delle Entrate ora è al 4%, mentre fino alla rottamazione quater era al 2%. Inoltre, il calendario è più lungo perché arriva fino a nove anni (soprattutto per importi molto alti) e gli interessi possono arrivare a pesare fino a quasi il 36% sul debito iniziale.
Una delle ipotesi avanzate era anche quella di fissare un versamento iniziale pari almeno al 5% del debito complessivo, così da disincentivare quei contribuenti che aderiscono alla sanatoria per evitare di ricevere amministrativi o pignoramenti. Ma per il momento questa clausola non sembra essere entrata nella versione della "pace fiscale" approvata in Cdm.
La rottamazione delle cartelle quinquies è una misura importante per aiutare i contribuenti a pagare il debito, ma è anche importante notare che la sanatoria è limitata e non tutti i contribuenti con cartelle pendenti possono aderire. È importante leggere attentamente le condizioni della sanatoria e capire come pagare il debito in modo più agevole.
Il Consiglio dei ministri ha approvato la rottamazione delle cartelle quinquies, che limita l'accesso a un periodo di rateizzazione lungo fino a nove anni con 54 rate bimestrali complessive. La sanatoria è rivolta ai contribuenti che hanno ricevuto i cosiddetti "avvisi bonari" (ossia controlli formali o liquidazioni d'imposta che risultano non allineati ai database fiscali).
Per aderire alla sanatoria, il contribuente deve presentare una dichiarazione telematica all'agente della riscossione entro il 30 aprile 2026. La dichiarazione dovrà indicare il numero di rate scelto per pagare il debito col Fisco (fino a un massimo di 54). È importante notare che la rottamazione è limitata ai contribuenti che hanno dichiarato e non versato, non sono esclusi coloro che già hanno aderito alla rottamazione quater.
I tributi relativi agli enti locali, come multe, Imu e Tari, possono anche aderire alla quinta rottamazione. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che la rottamazione non è un condono per coloro che hanno fatto i furbi, ma piuttosto una misura per aiutare i contribuenti a pagare il debito in modo più agevole.
Una questione spinosa di questa nuova edizione della rottamazione delle cartelle riguarda gli interessi, che incideranno il doppio rispetto al passato. Il tasso abituale dell'Agenzia delle Entrate ora è al 4%, mentre fino alla rottamazione quater era al 2%. Inoltre, il calendario è più lungo perché arriva fino a nove anni (soprattutto per importi molto alti) e gli interessi possono arrivare a pesare fino a quasi il 36% sul debito iniziale.
Una delle ipotesi avanzate era anche quella di fissare un versamento iniziale pari almeno al 5% del debito complessivo, così da disincentivare quei contribuenti che aderiscono alla sanatoria per evitare di ricevere amministrativi o pignoramenti. Ma per il momento questa clausola non sembra essere entrata nella versione della "pace fiscale" approvata in Cdm.
La rottamazione delle cartelle quinquies è una misura importante per aiutare i contribuenti a pagare il debito, ma è anche importante notare che la sanatoria è limitata e non tutti i contribuenti con cartelle pendenti possono aderire. È importante leggere attentamente le condizioni della sanatoria e capire come pagare il debito in modo più agevole.