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"La Corte dei Conti ha colpito duramente il governo con la sua decisione di non ammettere al visto e alla registrazione della delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto. Una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico, secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori, è l'irruzione del governo nel mondo della giustizia che ha colto il segno."
Giorgia Meloni ha invece lanciato un attacco contro la Corte dei Conti, definendola "atto di invasione dei giudici". La premier afferma che la decisione della Corte è una "capziosità" e che i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta ai rilievi formulati per l'adunanza. La riforma costituzionale della giustizia, in discussione al Senato, rappresenterebbe una risposta adeguata a questa intollerabile invadenza.
Il progetto del Ponte sullo Stretto tra le spese militari Nato è stato criticato anche dagli Stati Uniti. Il ministero delle Infrastrutture ha però risposto che il progetto non richiede fondi Nato, ma è già finanziato con i propri mezzi.
L'opposizione ha invece sollevato questioni sulla riforma costituzionale della giustizia e sulla mancata registrazione della delibera Cipess. La segretaria del Pd Elly Schlein ha infatti definito il governo come "uno di incapaci" e affermato che i 13 miliardi investiti nel progetto dovrebbero andare alle vere priorità dei cittadini.
Il progetto del Ponte sullo Stretto è un argomento molto caldo in Italia, con diverse fazioni che sostengono o oppongono il suo avvio. La decisione della Corte dei Conti di non ammettere al visto e alla registrazione della delibera Cipess ha innescato una forte reazione politica e sociale.
Giorgia Meloni ha invece lanciato un attacco contro la Corte dei Conti, definendola "atto di invasione dei giudici". La premier afferma che la decisione della Corte è una "capziosità" e che i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta ai rilievi formulati per l'adunanza. La riforma costituzionale della giustizia, in discussione al Senato, rappresenterebbe una risposta adeguata a questa intollerabile invadenza.
Il progetto del Ponte sullo Stretto tra le spese militari Nato è stato criticato anche dagli Stati Uniti. Il ministero delle Infrastrutture ha però risposto che il progetto non richiede fondi Nato, ma è già finanziato con i propri mezzi.
L'opposizione ha invece sollevato questioni sulla riforma costituzionale della giustizia e sulla mancata registrazione della delibera Cipess. La segretaria del Pd Elly Schlein ha infatti definito il governo come "uno di incapaci" e affermato che i 13 miliardi investiti nel progetto dovrebbero andare alle vere priorità dei cittadini.
Il progetto del Ponte sullo Stretto è un argomento molto caldo in Italia, con diverse fazioni che sostengono o oppongono il suo avvio. La decisione della Corte dei Conti di non ammettere al visto e alla registrazione della delibera Cipess ha innescato una forte reazione politica e sociale.