VoceDiAosta
Well-known member
Quella casa in Brera, un simbolo dell'eredità di Ornella Vanoni, dove la cantante aveva scelto di riposare i suoi passi alla fine della vita. Non era stata una scelta personale, ma quella dell'assistente che le aveva accolta a Milano dopo il suo ritorno da New York.
Secondo quanto riferito, l'appartamento in via Treves era stato considerato troppo piccolo per la sua fama. Una dichiarazione che riprende una precedente confessione di Vanoni su Corriere della Sera, dove aveva ammesso a Aldo Cazzullo di aver venduto la propria casa di prima a causa dei trent'anni in sconto sul conto.
Un simbolo dell'eredità di una donna che aveva lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. La sua abitazione, con i suoi muri ricordanti le opere d'arte che adornavano gli spazi interiori, non era solo un luogo dove riposare le sue ossa, ma anche una testimonianza del suo genio e della sua passione.
I vicini di via Treves, che per anni avevano conosciuto la cantante come una donna gentile e riservata, hanno raccontato storie incredibili sulle serate a mezzanotte in cui Vanoni sollevava la voce per cantare. Un ricordo che s'è fissato nel tempo e che continua ad essere sentito ancora oggi.
Un simbolo della sua eredità è anche il palazzo dell'800 dove si trovava la sua casa, un edificio storico con una bellezza arcaica che racconta la storia di una epoca dimenticata. Una memoria che continua a vivere attraverso le opere d'arte che adornavano gli spazi interiori e che sono ancora oggi visibili ai visitatori.
Una eredità che continua a essere vissuta e sentita dalle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Una donna che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, e la sua casa in Brera è solo uno dei tanti luoghi dove si può ancora sentire la sua voce, cantando a mezzanotte.
Secondo quanto riferito, l'appartamento in via Treves era stato considerato troppo piccolo per la sua fama. Una dichiarazione che riprende una precedente confessione di Vanoni su Corriere della Sera, dove aveva ammesso a Aldo Cazzullo di aver venduto la propria casa di prima a causa dei trent'anni in sconto sul conto.
Un simbolo dell'eredità di una donna che aveva lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. La sua abitazione, con i suoi muri ricordanti le opere d'arte che adornavano gli spazi interiori, non era solo un luogo dove riposare le sue ossa, ma anche una testimonianza del suo genio e della sua passione.
I vicini di via Treves, che per anni avevano conosciuto la cantante come una donna gentile e riservata, hanno raccontato storie incredibili sulle serate a mezzanotte in cui Vanoni sollevava la voce per cantare. Un ricordo che s'è fissato nel tempo e che continua ad essere sentito ancora oggi.
Un simbolo della sua eredità è anche il palazzo dell'800 dove si trovava la sua casa, un edificio storico con una bellezza arcaica che racconta la storia di una epoca dimenticata. Una memoria che continua a vivere attraverso le opere d'arte che adornavano gli spazi interiori e che sono ancora oggi visibili ai visitatori.
Una eredità che continua a essere vissuta e sentita dalle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Una donna che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, e la sua casa in Brera è solo uno dei tanti luoghi dove si può ancora sentire la sua voce, cantando a mezzanotte.