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In un'operazione senza precedenti, oltre 150 giovani cavallucci marini della specie Hippocampus hippocampus sono stati liberati nel Mar Piccolo di Taranto. Questo rilascio è stato effettuato all'interno del progetto di conservazione "Reinforcement/Supplementation" che si occupa di ripopolare aree dove le popolazioni di questa specie hanno subito un drastico declino.
Il Mar Piccolo, una delle acque protette più importanti della regione, era in passato sede di una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini del Mediterraneo. Tuttavia, negli ultimi anni ha assistito a un calo del 90% della densità complessiva degli esemplari di questa specie, dovuto a fattori come il riscaldamento globale, le ondate di calore, la cattura accidentale nella pesca artigianale, la frammentazione degli habitat e lo sfruttamento commerciale illegale.
Il progetto è stato avviato nel 2023 e ha visto l'impiego di una partnership composta dall'Acquario di Genova, dal comune di Taranto, dal CNR/IAS di Palermo, da Rockwool, dalla One Ocean Foundation, da Marevivo Puglia e dall'università di Bari. Il secondo rilascio di cavallucci marini è avvenuto a maggio 2025 con 100 piccoli, seguito ora dal terzo rilascio che ha visto l'impiego di oltre 150 giovani esemplari.
Prima del rilascio, ogni esemplare è stato fotografato su entrambi i lati del capo, creando una sorta di "carta d'identità biologica" che permetterà ai ricercatori di riconoscere i cavallucci marini nei prossimi 12 mesi di monitoraggio. Il monitoraggio delle popolazioni presenti nelle microriserve è stato effettuato seguendo le linee guida proposte dall'IUCN per le iniziative di Reinforcement/Supplementation.
Questo rilascio di cavallucci marini rappresenta un importante passo avanti nel progetto di conservazione e dimostra l'impegno della partnership nel ripopolare aree che hanno subito una drastica riduzione delle popolazioni di questa specie.
Il Mar Piccolo, una delle acque protette più importanti della regione, era in passato sede di una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini del Mediterraneo. Tuttavia, negli ultimi anni ha assistito a un calo del 90% della densità complessiva degli esemplari di questa specie, dovuto a fattori come il riscaldamento globale, le ondate di calore, la cattura accidentale nella pesca artigianale, la frammentazione degli habitat e lo sfruttamento commerciale illegale.
Il progetto è stato avviato nel 2023 e ha visto l'impiego di una partnership composta dall'Acquario di Genova, dal comune di Taranto, dal CNR/IAS di Palermo, da Rockwool, dalla One Ocean Foundation, da Marevivo Puglia e dall'università di Bari. Il secondo rilascio di cavallucci marini è avvenuto a maggio 2025 con 100 piccoli, seguito ora dal terzo rilascio che ha visto l'impiego di oltre 150 giovani esemplari.
Prima del rilascio, ogni esemplare è stato fotografato su entrambi i lati del capo, creando una sorta di "carta d'identità biologica" che permetterà ai ricercatori di riconoscere i cavallucci marini nei prossimi 12 mesi di monitoraggio. Il monitoraggio delle popolazioni presenti nelle microriserve è stato effettuato seguendo le linee guida proposte dall'IUCN per le iniziative di Reinforcement/Supplementation.
Questo rilascio di cavallucci marini rappresenta un importante passo avanti nel progetto di conservazione e dimostra l'impegno della partnership nel ripopolare aree che hanno subito una drastica riduzione delle popolazioni di questa specie.