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La Commissione europea ha dato l'autorizzazione per gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Cina a imporre dazi sui pacchetti che valgono meno di 150 euro, un passo importante nella battaglia contro i piccoli pacchi a basso valore che stanno dilavando il commercio al dettaglio.
Il Consiglio Ue Ecofin ha approvato una misura transitoria, che entrerà in vigore solo nel 2028 con la riforma complessiva del quadro doganale. Tuttavia, già a partire dal 2026, saranno applicati dazi sui pacchetti extra-Ue più piccoli. Il governo italiano è stato soddisfatto di questa decisione e ha sostenuto con forza l'anticipo dei nuovi dazi.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha affermato che "è un passo fondamentale per gestire al meglio l'aumento dei piccoli pacchi, in particolare provenienti dalla Cina". Il governo danese ha invece sottolineato l'importanza di fare qualcosa prima del 2028, poiché il problema dei pacchetti a basso valore è enorme.
La Commissione Ue dovrà innanzitutto fare verifiche sul rispetto delle regole Wto e decidere come saranno ripartite le entrate delle misure transitorie. L'idea è che i dazi vengano applicati per il 75% al Bilancio Ue e per il 25% a compensazione dei costi per lo Stato che li riscuote.
La Francia ha già introdotto una tassa interna sui pacchetti, un tema molto discusso nel dibattito. La Cina, infine, è sotto l'occhio di Parigi, e Shein, il gigante dell'e-commerce cinese, è oggetto delle critiche dei francesi.
Il Consiglio Ue Ecofin ha approvato una misura transitoria, che entrerà in vigore solo nel 2028 con la riforma complessiva del quadro doganale. Tuttavia, già a partire dal 2026, saranno applicati dazi sui pacchetti extra-Ue più piccoli. Il governo italiano è stato soddisfatto di questa decisione e ha sostenuto con forza l'anticipo dei nuovi dazi.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha affermato che "è un passo fondamentale per gestire al meglio l'aumento dei piccoli pacchi, in particolare provenienti dalla Cina". Il governo danese ha invece sottolineato l'importanza di fare qualcosa prima del 2028, poiché il problema dei pacchetti a basso valore è enorme.
La Commissione Ue dovrà innanzitutto fare verifiche sul rispetto delle regole Wto e decidere come saranno ripartite le entrate delle misure transitorie. L'idea è che i dazi vengano applicati per il 75% al Bilancio Ue e per il 25% a compensazione dei costi per lo Stato che li riscuote.
La Francia ha già introdotto una tassa interna sui pacchetti, un tema molto discusso nel dibattito. La Cina, infine, è sotto l'occhio di Parigi, e Shein, il gigante dell'e-commerce cinese, è oggetto delle critiche dei francesi.