VoceDiTorino
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L'Italia è ancora l'unica nazione dell'Unione Europea che non ha un sistema di sanatoria per gli abusi edilizi. E adesso, una proposta di emendamento della Legge di Stabilità prevede di aprire una nuova finestra per alcuni interventi minori che non comportano aumento di superficie.
Il condono del 1985 si riferisce a costruzioni o modifiche realizzate senza permessi o non conformi ai regolamenti, mentre il 1994 e il 2003 si occupano di opere più pesanti. Il condono del 2003 era stato introdotto per affrontare l'abusivismo edilizio negli anni novanta, ma non aveva fatto effetto, soprattutto in regioni come la Campania.
Una delle proposte in corso è che i Comuni abbiano tempo fino al 31 marzo prossimo per completare le domande in sospeso legate ai condoni del 1985 e del 2003. Il nuovo testo prevede di superare il divieto legato ai vincoli paesaggistici e ambientali, rendendo quasi tutte le tipologie di abusi sanabili per quelle realizzate nel 2003.
In Italia, ogni cento nuove case costruite ce ne sono 15 che non hanno le necessarie autorizzazioni. Il fenomeno è soprattutto presente nel Sud del Paese, dove si tratta di un problema "sostanzialmente invariato" secondo l'ultimo rapporto dell'Istat.
I numeri parlano da soli: ogni anno, il 15,3% degli immobili abusivi che vengono demoliti non è sufficiente a risolvere lo sviluppo abusivo nel Paese. Il condono edilizio rappresenta un'opportunità per affrontare questo problema e permettere ai Comuni di regolare le irregolarità, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità dei comuni di gestire i progetti con maggiore trasparenza e controllo.
Il condono del 1985 si riferisce a costruzioni o modifiche realizzate senza permessi o non conformi ai regolamenti, mentre il 1994 e il 2003 si occupano di opere più pesanti. Il condono del 2003 era stato introdotto per affrontare l'abusivismo edilizio negli anni novanta, ma non aveva fatto effetto, soprattutto in regioni come la Campania.
Una delle proposte in corso è che i Comuni abbiano tempo fino al 31 marzo prossimo per completare le domande in sospeso legate ai condoni del 1985 e del 2003. Il nuovo testo prevede di superare il divieto legato ai vincoli paesaggistici e ambientali, rendendo quasi tutte le tipologie di abusi sanabili per quelle realizzate nel 2003.
In Italia, ogni cento nuove case costruite ce ne sono 15 che non hanno le necessarie autorizzazioni. Il fenomeno è soprattutto presente nel Sud del Paese, dove si tratta di un problema "sostanzialmente invariato" secondo l'ultimo rapporto dell'Istat.
I numeri parlano da soli: ogni anno, il 15,3% degli immobili abusivi che vengono demoliti non è sufficiente a risolvere lo sviluppo abusivo nel Paese. Il condono edilizio rappresenta un'opportunità per affrontare questo problema e permettere ai Comuni di regolare le irregolarità, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità dei comuni di gestire i progetti con maggiore trasparenza e controllo.