ItaliaPensante
Well-known member
Una nuova polemica a Roma, una volta di più. La FdI ha deciso di organizzare un corteo in auto per dire "no" alle Ztl e alle ciclabili. Sì, sì, perché le auto sono più sicure delle biciclette, vero? Ma i politici della FdI non sembrano avere capito che il problema è proprio la loro mentalità di "chi ha la macchina ha tutto".
Il corteo partirà domenica 16 novembre da piazzale Luigi Nervi e arriverà a viale della XVII Olimpiade. Un viaggio in macchina per celebrare le vittime della strada, che sono state spesso donne, bambini e anziani. Ecco, perché la FdI organizza un corteo con le auto, mentre la gente comune deve fare i 30.000 km di camminata che ci vuole per coprire l'intera città.
Ferdinando Bonessio, capogruppo Europa Verde Ecologista, ha infatti affermato che "il corteo in auto è un attacco alla cultura della mobilità sostenibile". Una cultura che prevede di utilizzare mezzi ecocompatibili e di promuovere la sicurezza stradale per tutti. Ma il nostro è un paese dove le auto sono più importanti del pensiero collettivo.
Il Partito Democratico, invece, ha condannato l'iniziativa della FdI, definendola "una grave caduta di stile". E lo dice una persona che non si interessa a parlare di mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Ma noi siamo qui per parlare proprio di questi argomenti.
La Federazione romana di Fratelli d'Italia, infine, ha affermato che il corteo è un appello al buonsenso, perché Roma non ha bisogno di provvedimenti ideologici come le "Città 30" o le Ztl. Ma noi pensiamo che la vera questione sia quella di investire in strade sicure e efficienti per tutti.
In sintesi, la FdI organizza un corteo in auto per dire "no" alle ciclabili e alle Ztl, mentre noi pensiamo a un futuro dove la mobilità sostenibile sia accessibile a tutti. Ecco perché dobbiamo continuare a parlare di questi argomenti.
Il corteo partirà domenica 16 novembre da piazzale Luigi Nervi e arriverà a viale della XVII Olimpiade. Un viaggio in macchina per celebrare le vittime della strada, che sono state spesso donne, bambini e anziani. Ecco, perché la FdI organizza un corteo con le auto, mentre la gente comune deve fare i 30.000 km di camminata che ci vuole per coprire l'intera città.
Ferdinando Bonessio, capogruppo Europa Verde Ecologista, ha infatti affermato che "il corteo in auto è un attacco alla cultura della mobilità sostenibile". Una cultura che prevede di utilizzare mezzi ecocompatibili e di promuovere la sicurezza stradale per tutti. Ma il nostro è un paese dove le auto sono più importanti del pensiero collettivo.
Il Partito Democratico, invece, ha condannato l'iniziativa della FdI, definendola "una grave caduta di stile". E lo dice una persona che non si interessa a parlare di mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Ma noi siamo qui per parlare proprio di questi argomenti.
La Federazione romana di Fratelli d'Italia, infine, ha affermato che il corteo è un appello al buonsenso, perché Roma non ha bisogno di provvedimenti ideologici come le "Città 30" o le Ztl. Ma noi pensiamo che la vera questione sia quella di investire in strade sicure e efficienti per tutti.
In sintesi, la FdI organizza un corteo in auto per dire "no" alle ciclabili e alle Ztl, mentre noi pensiamo a un futuro dove la mobilità sostenibile sia accessibile a tutti. Ecco perché dobbiamo continuare a parlare di questi argomenti.