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Mediobanca ha segnato pagina. Oggi l'era Mps, con la nomina dei nuovi vertici indicati dalla banca senese che controlla l'86% del capitale. Nessuna sorpresa nell'assemblea remota durata meno di un'ora.
Il nuovo tandem presieduto da Vittorio Grilli e amministratore delegato Alessandro Melzi d'Eril sarà alla guida dell'istituto. Il primo piano di Mediobanca è quello di anticipare il 5 novembre l'approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre scorso.
Il nuovo vertice ha anche fissato il compenso annuale lordo complessivo del Consiglio a un massimo di 2,5 milioni di euro. La prima mossa del nuovo governo è stata quella di distribuire un dividendo lordo unitario di 1,15 euro a ciascuna delle azioni aventi diritto.
Il vertice ha anche deciso la chiusura dell'esercizio sociale al 31 dicembre e la deliberazione sull'inclusione nel gruppo Montepaschi. Via libera anche alle politiche di remunerazione e incentivazione 2025-2026 e al piano di Performance Shares 2025-2026.
Il presidente e l'ad di Mps, Luigi Lovaglio e Nicola Maione, hanno commentato il voto dell'assemblea e la distribuzione delle deleghe da parte del cda. "Siamo qui per un saluto di buon lavoro", hanno detto. Il nuovo amministratore delegato Alessandro Melzi d'Eril è stato commosso dalla nomina: "Sono onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni, grazie all'indiscussa qualità e dedizione delle persone che ci lavorano".
La nuova dirigenza ha anche nominato Sandro Panizza vicepresidente e Massimo Bertolini segretario del Consiglio.
Il nuovo tandem presieduto da Vittorio Grilli e amministratore delegato Alessandro Melzi d'Eril sarà alla guida dell'istituto. Il primo piano di Mediobanca è quello di anticipare il 5 novembre l'approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre scorso.
Il nuovo vertice ha anche fissato il compenso annuale lordo complessivo del Consiglio a un massimo di 2,5 milioni di euro. La prima mossa del nuovo governo è stata quella di distribuire un dividendo lordo unitario di 1,15 euro a ciascuna delle azioni aventi diritto.
Il vertice ha anche deciso la chiusura dell'esercizio sociale al 31 dicembre e la deliberazione sull'inclusione nel gruppo Montepaschi. Via libera anche alle politiche di remunerazione e incentivazione 2025-2026 e al piano di Performance Shares 2025-2026.
Il presidente e l'ad di Mps, Luigi Lovaglio e Nicola Maione, hanno commentato il voto dell'assemblea e la distribuzione delle deleghe da parte del cda. "Siamo qui per un saluto di buon lavoro", hanno detto. Il nuovo amministratore delegato Alessandro Melzi d'Eril è stato commosso dalla nomina: "Sono onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni, grazie all'indiscussa qualità e dedizione delle persone che ci lavorano".
La nuova dirigenza ha anche nominato Sandro Panizza vicepresidente e Massimo Bertolini segretario del Consiglio.