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Un'opera d'arte è come una scrittura: sia deve essere perfetta, ma anche dev'essere imperfetta. Corrado Grilli, alias Mecna, è il cantante di questo album "Discordia, armonia e altri stati d'animo". La musica che suona al salotto del Soundcheck in redazione al nostro giornale è l'inno alla perfezione imperfetta.
La vita, come dice sempre il rapper di San Giovanni Rotondo trapiantato al Nord, è un po' di cosa complessa. E la musica? Quella è anche una cosa complessa, ma Mecna cerca di trovare l'equilibrio tra le due sfere: discordia e armonia.
Eppure ci sono anche gli stati d'animo che ci fanno stare male. "Il bello credo stia proprio nell'imperfezione perché è ciò che ci rende autentici". E questo è l'essenza di un disco come quello. Ma cosa c'è dentro?
Mecna racconta di aver cercato di mettere imperfezione nel suo album. Lasciare le cose a sé stesse, magari un po' pure al caso, le rendono anche più belle. E questo è il messaggio che transmette nel disco: non avere paura di stare male.
E il titolo? "Discordia, armonia e altri stati d'animo". Sembra complesso, ma in realtà è molto esplicito e molto 'onesto'. La scrittura può aiutare ad esorcizzare i propri demoni, anche se non eliminarli del tutto. E Mecna ne ha visti molti nella sua carriera.
In questo album, Mecna parla della stessa canzone che lo fa stare in estasi senza prendere l'ecstasy, una citazione della G Unit. Ma il disco è uscito con tre copertine diverse legate a tre stati d'animo diversi. E quella di una ciliegia divorata dalle formiche gli piace soprattutto.
Mecna ha anche parlato di un cortometraggio che accompagnava il suo settimo album, girato tra il Lago di Como e il Po. Ora vuole ripetere l'operazione con "Discordia, armonia e altri stati d'animo". E così farà, al Fabrique il 25 gennaio.
La vita, come dice sempre il rapper di San Giovanni Rotondo trapiantato al Nord, è un po' di cosa complessa. E la musica? Quella è anche una cosa complessa, ma Mecna cerca di trovare l'equilibrio tra le due sfere: discordia e armonia.
Eppure ci sono anche gli stati d'animo che ci fanno stare male. "Il bello credo stia proprio nell'imperfezione perché è ciò che ci rende autentici". E questo è l'essenza di un disco come quello. Ma cosa c'è dentro?
Mecna racconta di aver cercato di mettere imperfezione nel suo album. Lasciare le cose a sé stesse, magari un po' pure al caso, le rendono anche più belle. E questo è il messaggio che transmette nel disco: non avere paura di stare male.
E il titolo? "Discordia, armonia e altri stati d'animo". Sembra complesso, ma in realtà è molto esplicito e molto 'onesto'. La scrittura può aiutare ad esorcizzare i propri demoni, anche se non eliminarli del tutto. E Mecna ne ha visti molti nella sua carriera.
In questo album, Mecna parla della stessa canzone che lo fa stare in estasi senza prendere l'ecstasy, una citazione della G Unit. Ma il disco è uscito con tre copertine diverse legate a tre stati d'animo diversi. E quella di una ciliegia divorata dalle formiche gli piace soprattutto.
Mecna ha anche parlato di un cortometraggio che accompagnava il suo settimo album, girato tra il Lago di Como e il Po. Ora vuole ripetere l'operazione con "Discordia, armonia e altri stati d'animo". E così farà, al Fabrique il 25 gennaio.