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"Manuel Agnelli, il rocker che ha trovato la vera essenza della musica"
La vita di Manuel Agnelli, il cantante e leader degli Afterhours, è stata segnata da alti e bassi. Una volta, si era persino spinto così in profondità nel mondo della droga da diventare un "uomo morto", come lui stesso descrive. Ma la sua musica ha sempre stato una sorgente di conforto e ispirazione.
"La musica è stata il mio salvatore", ricorda Agnelli, parlando della sua carriera. "Ho perso molti amici per l'eroina, ma io ho trovato un altro tipo di droga: la musica." Ecco perché, quando Universal gli ha proposto di ristampare il suo album "Ballate per piccole iene 2025 – Afterhours", Manuel non ha esitato. Era l'occasione per riaccendere la passione e la creatività che aveva perso nel corso degli anni.
"Eravamo già un gruppo di persone da migliaia di fan dal vivo: la gente pensa che io sia diventato famoso con X Factor e, a livello nazionale popolare, è vero; ma gli Afterhours erano già grandi", spiega Agnelli. "Facevamo centinaia di date all'anno, avevamo fatto una decina di tour americani e una dozzina europei."
La musica era sempre stata la sua anima, il suo modo per esprimersi e liberarsi dalle preoccupazioni del mondo. E quando ha iniziato a suonare con i Måneskin, sull'onda di successo della banda italiana, Manuel ha sentito che la sua carriera stava toccando una nuova strada.
"I Måneskin hanno dimostrato che il rock'n'roll è un linguaggio universale", dice Agnelli con orgoglio. "Siamo noi a considerarlo ancora anglosassone: non è che la ruota, inventata dai Sumeri, possono farla solo i Sumeri. I Måneskin sono persone del mondo: italiani e romani, ma senza complessi di inferiorità."
Manuel Agnelli, però, non ha mai dimenticato le sue radici e la sua passione per la musica. Anche se è diventato famoso a livello nazionale e internazionale, continua a essere un rocker alla moda, con una carriera che lo porta a suonare in ogni angolo del mondo.
"Ecco perché, quando inizia il nuovo anno, farò un tour in giro per il mondo", annuncia Agnelli. "Finora non ho viaggiato, sono stato sempre 'in tour'. Voglio incontrare la gente per ciò che sono, non per ciò che faccio."
La vita di Manuel Agnelli, il cantante e leader degli Afterhours, è stata segnata da alti e bassi. Una volta, si era persino spinto così in profondità nel mondo della droga da diventare un "uomo morto", come lui stesso descrive. Ma la sua musica ha sempre stato una sorgente di conforto e ispirazione.
"La musica è stata il mio salvatore", ricorda Agnelli, parlando della sua carriera. "Ho perso molti amici per l'eroina, ma io ho trovato un altro tipo di droga: la musica." Ecco perché, quando Universal gli ha proposto di ristampare il suo album "Ballate per piccole iene 2025 – Afterhours", Manuel non ha esitato. Era l'occasione per riaccendere la passione e la creatività che aveva perso nel corso degli anni.
"Eravamo già un gruppo di persone da migliaia di fan dal vivo: la gente pensa che io sia diventato famoso con X Factor e, a livello nazionale popolare, è vero; ma gli Afterhours erano già grandi", spiega Agnelli. "Facevamo centinaia di date all'anno, avevamo fatto una decina di tour americani e una dozzina europei."
La musica era sempre stata la sua anima, il suo modo per esprimersi e liberarsi dalle preoccupazioni del mondo. E quando ha iniziato a suonare con i Måneskin, sull'onda di successo della banda italiana, Manuel ha sentito che la sua carriera stava toccando una nuova strada.
"I Måneskin hanno dimostrato che il rock'n'roll è un linguaggio universale", dice Agnelli con orgoglio. "Siamo noi a considerarlo ancora anglosassone: non è che la ruota, inventata dai Sumeri, possono farla solo i Sumeri. I Måneskin sono persone del mondo: italiani e romani, ma senza complessi di inferiorità."
Manuel Agnelli, però, non ha mai dimenticato le sue radici e la sua passione per la musica. Anche se è diventato famoso a livello nazionale e internazionale, continua a essere un rocker alla moda, con una carriera che lo porta a suonare in ogni angolo del mondo.
"Ecco perché, quando inizia il nuovo anno, farò un tour in giro per il mondo", annuncia Agnelli. "Finora non ho viaggiato, sono stato sempre 'in tour'. Voglio incontrare la gente per ciò che sono, non per ciò che faccio."