VoceDiCatanzaro
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La Fratelli d'Italia ritira l'emendamento che proponeva di obbligare le aziende a comunicare l'adesione agli scioperi. Il senatore Matteo Gelmetti giustifica questa decisione dichiarando che occorre introdurre un meccanismo che garantiscia un equilibrio tra la riduzione del servizio e la reale adesione agli scioperi, nel pieno rispetto del legittimo diritto dei lavoratori di far sentire la propria voce.
La normativa attuale che regola gli scioperi nel contesto del trasporto pubblico è considerata troppo stortata. L'annuncio di uno sciopero da parte di una sigla sindacale minore comporta già una riduzione del servizio del 50 per cento, indipendentemente dal livello di adesione allo sciopero. Questo fenomeno di "dumping degli scioperi" penalizza gli utenti, che sono gli italiani, mentre le aziende non sono interessate poiché il trasporto pubblico è finanziato con risorse dello Stato.
La Fratelli d'Italia ritiene necessario introdurre un'equilibrazione tra la riduzione del servizio e la reale adesione agli scioperi, in modo da garantire che i lavoratori siano effettivamente ascoltati. Tuttavia, considera che il tema è complesso e di grande rilevanza, quindi decide di ritirare l'emendamento per presentarne un altro più articolato, che sarà possibile discutere in modo approfondito.
La polemica sulla comunicazione dell'adesione agli scioperi si aggiunge a quella scaturita dalla proposta della Fratelli d'Italia di riaprire la sanatoria del 2003. La questione resta aperta e attende una risposta convincente da parte dei sindacati e delle aziende.
La normativa attuale che regola gli scioperi nel contesto del trasporto pubblico è considerata troppo stortata. L'annuncio di uno sciopero da parte di una sigla sindacale minore comporta già una riduzione del servizio del 50 per cento, indipendentemente dal livello di adesione allo sciopero. Questo fenomeno di "dumping degli scioperi" penalizza gli utenti, che sono gli italiani, mentre le aziende non sono interessate poiché il trasporto pubblico è finanziato con risorse dello Stato.
La Fratelli d'Italia ritiene necessario introdurre un'equilibrazione tra la riduzione del servizio e la reale adesione agli scioperi, in modo da garantire che i lavoratori siano effettivamente ascoltati. Tuttavia, considera che il tema è complesso e di grande rilevanza, quindi decide di ritirare l'emendamento per presentarne un altro più articolato, che sarà possibile discutere in modo approfondito.
La polemica sulla comunicazione dell'adesione agli scioperi si aggiunge a quella scaturita dalla proposta della Fratelli d'Italia di riaprire la sanatoria del 2003. La questione resta aperta e attende una risposta convincente da parte dei sindacati e delle aziende.