La lezione di Luigi Pirandello: come vivere senza identità.
Nel suo ultimo romanzo, "Uno, nessuno e centomila", Pirandello ci invita a esplorare la maschera che ognuno di noi indossa. I ruoli che non ci rendiamo neanche conto di interpretare, che ci spezzano in mille pezzi, ci rendono tutti e siamo nessuno. Ma come riconoscere la realtà quando la vita è un gioco di specchi?
Il protagonista, Vitangelo Moscarda, si ritrova a chiedersi: "Qual è la realtà?" Quando qualcuno gli dice che il suo naso pende verso destra, lui non se ne accorge mai, come se non fosse vero. Ma allora, quale realtà è quella vera? La vita di Vitangelo si svela come un gioco di domino, dove ogni scoperta porta alla distruzione della propria identità.
La sua storia ci parla di una ricerca disperata della verità, impossibile da trovare. In questo senso, il romanzo è anche uno spietato ritratto dell'incomunicabilità, del vuoto che si crea quando cerciamo di comunicare qualcosa che non possiamo dire.
Nel suo ultimo romanzo, "Uno, nessuno e centomila", Pirandello ci invita a esplorare la maschera che ognuno di noi indossa. I ruoli che non ci rendiamo neanche conto di interpretare, che ci spezzano in mille pezzi, ci rendono tutti e siamo nessuno. Ma come riconoscere la realtà quando la vita è un gioco di specchi?
Il protagonista, Vitangelo Moscarda, si ritrova a chiedersi: "Qual è la realtà?" Quando qualcuno gli dice che il suo naso pende verso destra, lui non se ne accorge mai, come se non fosse vero. Ma allora, quale realtà è quella vera? La vita di Vitangelo si svela come un gioco di domino, dove ogni scoperta porta alla distruzione della propria identità.
La sua storia ci parla di una ricerca disperata della verità, impossibile da trovare. In questo senso, il romanzo è anche uno spietato ritratto dell'incomunicabilità, del vuoto che si crea quando cerciamo di comunicare qualcosa che non possiamo dire.