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La vita di Lino Guanciale, uno degli attori italiani più talentuosi. "Sognavo di fare il benzinaio", racconta con amara ironia, "mi piaceva l'odore della benzina e vedeva quei portafogli gonfi di soldi che mi facevano immaginare grandi ricchezze". Ma però la realtà ha volto le spalle a un sogno così semplice. La sua famiglia, papà medico e mamma insegnante, era disperata.
La madre e il padre avevano passato tanti sforzi per aiutarlo e finirono per convincersi che la carriera da attore non sarebbe stata una scelta vincente. Lino ricorda: "Eravamo disperati ma poi molto determinati a starmene vicino, non siamo mai stati uno spettacolo". La sua famiglia è sempre stata presente nella sua vita e lo ha sostenuto anche quando il lavoro è stato difficile.
Ora, diventato un attore di punta della serialità italiana, Lino Guanciale è protagonista insieme al famoso Commissario Ricciardi, interpretato da Franco Ribaudo. Cosa c'è di speciale in questo personaggio? "Ricciardi è un protagonista atipico", spiega con un sorriso ironico, "il suo carisma è nell'essere anti-protagonista rispetto a quello che siamo abituati a vedere. Un introverso che si cela al mondo."
Tuttavia, Lino Guanciale è lontano dall'accettare il ruolo del giudizio degli altri, come sottolinea la frase in cui ricorda "il giudizio degli altri" come il suo fantasma. "Non guarisce mai né da quello né dall'ansia", ammette.
Però, è lui stesso che racconta la sua esperienza con Woody Allen. "La grande simpatia umana di Woody Allen", ricorda. Ma aggiunge: "Non è uno dei suoi film più belli". Lino Guanciale si sente libero solo quando interpreta un personaggio come Ricciardi, ma non dice che siano sempre i fantasmi degli altri a seguirlolo, anche nella sua vita quotidiana.
L'attore parla con il suo stile di sempre, diretto e onesto. E questo è il segno di un vero attore italiano.
La madre e il padre avevano passato tanti sforzi per aiutarlo e finirono per convincersi che la carriera da attore non sarebbe stata una scelta vincente. Lino ricorda: "Eravamo disperati ma poi molto determinati a starmene vicino, non siamo mai stati uno spettacolo". La sua famiglia è sempre stata presente nella sua vita e lo ha sostenuto anche quando il lavoro è stato difficile.
Ora, diventato un attore di punta della serialità italiana, Lino Guanciale è protagonista insieme al famoso Commissario Ricciardi, interpretato da Franco Ribaudo. Cosa c'è di speciale in questo personaggio? "Ricciardi è un protagonista atipico", spiega con un sorriso ironico, "il suo carisma è nell'essere anti-protagonista rispetto a quello che siamo abituati a vedere. Un introverso che si cela al mondo."
Tuttavia, Lino Guanciale è lontano dall'accettare il ruolo del giudizio degli altri, come sottolinea la frase in cui ricorda "il giudizio degli altri" come il suo fantasma. "Non guarisce mai né da quello né dall'ansia", ammette.
Però, è lui stesso che racconta la sua esperienza con Woody Allen. "La grande simpatia umana di Woody Allen", ricorda. Ma aggiunge: "Non è uno dei suoi film più belli". Lino Guanciale si sente libero solo quando interpreta un personaggio come Ricciardi, ma non dice che siano sempre i fantasmi degli altri a seguirlolo, anche nella sua vita quotidiana.
L'attore parla con il suo stile di sempre, diretto e onesto. E questo è il segno di un vero attore italiano.