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Un ristoratore ha consegnato a Sebastiano Visintin, il marito della scomparsa Liliana Resinovich, una registrazione in cui la donna gli chiede due sacchi neri poco prima che lei scomparisse. L'uomo, Alfonso Buonocore, ha raccontato che il ristoratore gli avrebbe detto che Liliana gli aveva chiesto quei due sacchi neri grandi di quelli utilizzati per i rifiuti solidi urbani in modo riservato.
La registrazione sarebbe già stata consegnata alla Questura e rappresenta una nuova testimonianza a quattro anni dal ritrovamento del corpo di Liliana. Visintin è indagato per il reato di omicidio. La nipote di Liliana, Veronica Resinovich, ha espresso scettica sull'attendibilità delle dichiarazioni che il ristoratore ha reso.
Il legale della nipote di Liliana, Federica Obizzi, ha affermato che è assurda una dichiarazione dopo tanto tempo e ha chiesto perché non essere state fatte in Questura o in Procura. "E perché non farle i media? È una cosa strana, anomala, assurda", si è chiesta.
D'altra parte, la Cassazione ha rigettato il ricorso per una terza autopsia sul corpo di Liliana presentato dai legali di Visintin. "Dal punto di vista tecnico queste dichiarazioni andavano fatte prima in Procura e poi, se necessario, ai media", ha spiegato Obizzi.
L'avvocata ha anche sottolineato che "si guarda allo spostamento dell'opinione pubblica". Speriamo che la Procura ci restituisca una scena definitiva agganciata alla realtà, ha concluso Obizzi.
La registrazione sarebbe già stata consegnata alla Questura e rappresenta una nuova testimonianza a quattro anni dal ritrovamento del corpo di Liliana. Visintin è indagato per il reato di omicidio. La nipote di Liliana, Veronica Resinovich, ha espresso scettica sull'attendibilità delle dichiarazioni che il ristoratore ha reso.
Il legale della nipote di Liliana, Federica Obizzi, ha affermato che è assurda una dichiarazione dopo tanto tempo e ha chiesto perché non essere state fatte in Questura o in Procura. "E perché non farle i media? È una cosa strana, anomala, assurda", si è chiesta.
D'altra parte, la Cassazione ha rigettato il ricorso per una terza autopsia sul corpo di Liliana presentato dai legali di Visintin. "Dal punto di vista tecnico queste dichiarazioni andavano fatte prima in Procura e poi, se necessario, ai media", ha spiegato Obizzi.
L'avvocata ha anche sottolineato che "si guarda allo spostamento dell'opinione pubblica". Speriamo che la Procura ci restituisca una scena definitiva agganciata alla realtà, ha concluso Obizzi.