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In un’epoca in cui la mafia organizzata aveva capito che il sistema giudiziario poteva essere piegato, i capofamiglia dei Colli di Albano si è messi nella sua pelle, sfruttando le connessioni e i contatti con gli uomini dell'Unione. Uno di loro è Salvatore Accaputo, un ex agente della polizia locale che aveva già una condanna per truffa aggravata. Ma come faceva a sfruttare la sua posizione?
La vicecomandante dell’Unione dei Colli, Deborah Breda, spiega come Accaputo era sempre vicino ai Nicolini, i capofamiglia della famiglia di Albano. «Me l'ha detto un tuo collega che lavora per noi», disse una delle donne del quartiere dove si trovava il barista cinese di Torre de’ Roveri, sospettato di essere allertato prima di un controllo dell’Ispettorato del lavoro su una dipendente irregolare.
E come usciva fuori dalla sua routine? Accaputo era in grado di organizzare i contatti con il personale che lavorava alla polizia dei Colli e ai colleghi, che erano stati avvertiti tramite il suo amico, così da poter fare sparire le auto in strada senza essere visti.
Il procedimento è stato portato all’attenzione della Procura. La vicina di Accaputo aveva denunciato che i Nicolini usavano il parcheggio pubblico per esporre le loro macchine e quando i colleghi arrivavano, le auto sparivano. Un pass per disabili contraffatto si trovava nell’auto dell’ex imputato, la figlia di Chiara Alessandri, condannata nel 2019.
La vicecomandante dell’Unione dei Colli, Deborah Breda, spiega come Accaputo era sempre vicino ai Nicolini, i capofamiglia della famiglia di Albano. «Me l'ha detto un tuo collega che lavora per noi», disse una delle donne del quartiere dove si trovava il barista cinese di Torre de’ Roveri, sospettato di essere allertato prima di un controllo dell’Ispettorato del lavoro su una dipendente irregolare.
E come usciva fuori dalla sua routine? Accaputo era in grado di organizzare i contatti con il personale che lavorava alla polizia dei Colli e ai colleghi, che erano stati avvertiti tramite il suo amico, così da poter fare sparire le auto in strada senza essere visti.
Il procedimento è stato portato all’attenzione della Procura. La vicina di Accaputo aveva denunciato che i Nicolini usavano il parcheggio pubblico per esporre le loro macchine e quando i colleghi arrivavano, le auto sparivano. Un pass per disabili contraffatto si trovava nell’auto dell’ex imputato, la figlia di Chiara Alessandri, condannata nel 2019.