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Una nuova proposta di legge bipartisan, firmata da Chiara Colosimo e Vincenza Rando, mira a proteggere i figli dei mafiosi. L'idea è quella di tutelare anche le mogli che si sono dissociate dal crimine organizzato. La legge dovrebbe fornire una tutela che coinvolga sia i minori che i giovani adulti.
La proposta di legge si ispira al protocollo "Liberi di scegliere" del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, e si concentra sulla decadenza o limitazione della responsabilità genitoriale con l'affido del minore ai servizi sociali. Una tutela che dovrebbe anche coinvolgere le mogli dei mafiosi, che sono spesso costrette a vivere in una sottocultura per amore dei figli.
La legge vigente non prevede infatti disposizioni efficaci per l'esecuzione dei provvedimenti di responsabilità del giudice civile. Una competenza riservata ai servizi sociali comunali, "alle prese con il clima di intimidazione ambientale nel territorio d'origine del minore".
La proposta di legge Colosimo-Rando ha lo scopo di tutelare anche i cosiddetti "giovani adulti", ovvero i maggiorenni minori di venticinque anni, destinatari da minorenni delle misure previste dalla proposta di legge, sostenendoli affinché non ritrattino la loro scelta. Una "legge scudo" anche per le ragazze, con un destino già scontato da "donne di mafia" in virtù di matrimoni e legami stabiliti da altri.
La proposta di legge bipartisan tende a proteggere i minori dei mafiosi da una vita già programmata. È una legge che può essere un punto di svolta per chi si trova in una situazione difficile e ha bisogno di aiuto.
La proposta di legge si ispira al protocollo "Liberi di scegliere" del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, e si concentra sulla decadenza o limitazione della responsabilità genitoriale con l'affido del minore ai servizi sociali. Una tutela che dovrebbe anche coinvolgere le mogli dei mafiosi, che sono spesso costrette a vivere in una sottocultura per amore dei figli.
La legge vigente non prevede infatti disposizioni efficaci per l'esecuzione dei provvedimenti di responsabilità del giudice civile. Una competenza riservata ai servizi sociali comunali, "alle prese con il clima di intimidazione ambientale nel territorio d'origine del minore".
La proposta di legge Colosimo-Rando ha lo scopo di tutelare anche i cosiddetti "giovani adulti", ovvero i maggiorenni minori di venticinque anni, destinatari da minorenni delle misure previste dalla proposta di legge, sostenendoli affinché non ritrattino la loro scelta. Una "legge scudo" anche per le ragazze, con un destino già scontato da "donne di mafia" in virtù di matrimoni e legami stabiliti da altri.
La proposta di legge bipartisan tende a proteggere i minori dei mafiosi da una vita già programmata. È una legge che può essere un punto di svolta per chi si trova in una situazione difficile e ha bisogno di aiuto.