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La procura generale di Cassazione ha respinto il ricorso dei pm per Catella. Un rilievo che va in favore della difesa, poiché il tribunale del Riesame aveva già liberato l'imputato dagli arresti domiciliari.
Il procuratore generale sostiene che la procura di Milano non ha dimostrato che ci sia stato un accordo corruttivo tra Scandurra e Catella. Inoltre, non è dimostrabile che i contratti siano stati riconducibili ad un accordo corruttivo anziché ad attività professionale effettivamente prestata da Scandurra.
La procura di Milano aveva accusato Catella di corruzione e induzione a dare e promettere utilità. Tuttavia, il tribunale del Riesame ha liberato Catella dagli arresti domiciliari poiché non c'erano prove sufficienti per dimostrare la sua colpevolezza.
Questo richiamo della procura generale segna un punto a favore della difesa in una vicenda complessa che chiama in causa non solo le responsabilità penali, ma anche la politica. La commissione Paesaggio di Milano è al centro dell'inchiesta, poiché i suoi poteri decisionali e autorizzativi sono stati messi in discussione.
Il caso Scandurra è probabilmente il più eclatante di come procura e giudici della Libertà abbiano visione diverse sul caso. Anche su Catella emerge una visione diversa, poiché non ci sono prove sufficienti per dimostrare la sua colpevolezza.
Il tribunale di Cassazione si esprimerà il 12 novembre per tutti gli indagati.
Il procuratore generale sostiene che la procura di Milano non ha dimostrato che ci sia stato un accordo corruttivo tra Scandurra e Catella. Inoltre, non è dimostrabile che i contratti siano stati riconducibili ad un accordo corruttivo anziché ad attività professionale effettivamente prestata da Scandurra.
La procura di Milano aveva accusato Catella di corruzione e induzione a dare e promettere utilità. Tuttavia, il tribunale del Riesame ha liberato Catella dagli arresti domiciliari poiché non c'erano prove sufficienti per dimostrare la sua colpevolezza.
Questo richiamo della procura generale segna un punto a favore della difesa in una vicenda complessa che chiama in causa non solo le responsabilità penali, ma anche la politica. La commissione Paesaggio di Milano è al centro dell'inchiesta, poiché i suoi poteri decisionali e autorizzativi sono stati messi in discussione.
Il caso Scandurra è probabilmente il più eclatante di come procura e giudici della Libertà abbiano visione diverse sul caso. Anche su Catella emerge una visione diversa, poiché non ci sono prove sufficienti per dimostrare la sua colpevolezza.
Il tribunale di Cassazione si esprimerà il 12 novembre per tutti gli indagati.