ForumNextItalia
Well-known member
L’Italia si appresta a sperimentare un nuovo meccanismo per la gestione dei crediti dei Comuni e delle Regioni. Secondo la Legge di bilancio 2026, gli enti locali potrebbero decidere autonomamente di rottamare i propri debiti vantaggiose. Questo provvedimento potrebbe avere un impatto significativo sulle milioni di contribuenti italiani che hanno una pendenza per una tassa omessa o una multa stradale non pagata.
Il meccanismo prevede che gli enti locali siano liberi di decidere se e in quanto rientrare in una definizione agevolata per sanare il dovuto. Questo potrebbe significare che i contribuenti con un debito in sospeso potrebbero essere in grado di pagare solo parte del dovuto, mentre il resto sarebbe oggetto di una rottamazione vantaggiosa.
Tuttavia, non è chiaro ancora come fungerà questo meccanismo. Gli enti locali dovranno prima approvare una delibera e fissare i termini e le modalità di adesione per i contribuenti. Il provvedimento deve poi essere trasmesso telematicamente al portale del federalismo fiscale e pubblicato sul proprio sito istituzionale.
Il governo ha deciso di non applicare automaticamente questo meccanismo, in modo da evitare che si trasformi in un incentivo all’evasione. La scelta sarà quindi lasciata agli enti locali, il che potrebbe creare problemi se Comuni limitrofi faranno scelte diverse.
Inoltre, non è chiaro se chi è in equilibrio di bilancio può utilizzare questo meccanismo o quale sia il parametro per i bilanci in disavanzo. Queste incognite saranno risolte nel passaggio parlamentare da qui all’anno.
L’Imu e la Tari, che sono le due tasse locali più evase, potrebbero essere le più interessate da questo provvedimento. Secondo il quotidiano torinese La Stampa, gli enti locali potrebbero decidere di rottamare i propri crediti vantaggiose solo per quanto riguarda questi tributi.
Il governo si comporterà allo stesso modo sia che si tratti di un debito di 150 euro per una multa non pagata, che di una frode societaria da 200mila euro. Questo potrebbe creare problemi per i contribuenti che hanno dei debiti più elevati e che devono affrontare la possibilità di doverli rottamare in un’unica operazione.
In sintesi, l’Italia si appresta a sperimentare un nuovo meccanismo per la gestione dei crediti dei Comuni e delle Regioni. Questo provvedimento potrebbe avere un impatto significativo sulle milioni di contribuenti italiani che hanno una pendenza per una tassa omessa o una multa stradale non pagata. Tuttavia, ci sono ancora molte incognite che dovranno essere risolte nel passaggio parlamentare da qui all’anno.
Il meccanismo prevede che gli enti locali siano liberi di decidere se e in quanto rientrare in una definizione agevolata per sanare il dovuto. Questo potrebbe significare che i contribuenti con un debito in sospeso potrebbero essere in grado di pagare solo parte del dovuto, mentre il resto sarebbe oggetto di una rottamazione vantaggiosa.
Tuttavia, non è chiaro ancora come fungerà questo meccanismo. Gli enti locali dovranno prima approvare una delibera e fissare i termini e le modalità di adesione per i contribuenti. Il provvedimento deve poi essere trasmesso telematicamente al portale del federalismo fiscale e pubblicato sul proprio sito istituzionale.
Il governo ha deciso di non applicare automaticamente questo meccanismo, in modo da evitare che si trasformi in un incentivo all’evasione. La scelta sarà quindi lasciata agli enti locali, il che potrebbe creare problemi se Comuni limitrofi faranno scelte diverse.
Inoltre, non è chiaro se chi è in equilibrio di bilancio può utilizzare questo meccanismo o quale sia il parametro per i bilanci in disavanzo. Queste incognite saranno risolte nel passaggio parlamentare da qui all’anno.
L’Imu e la Tari, che sono le due tasse locali più evase, potrebbero essere le più interessate da questo provvedimento. Secondo il quotidiano torinese La Stampa, gli enti locali potrebbero decidere di rottamare i propri crediti vantaggiose solo per quanto riguarda questi tributi.
Il governo si comporterà allo stesso modo sia che si tratti di un debito di 150 euro per una multa non pagata, che di una frode societaria da 200mila euro. Questo potrebbe creare problemi per i contribuenti che hanno dei debiti più elevati e che devono affrontare la possibilità di doverli rottamare in un’unica operazione.
In sintesi, l’Italia si appresta a sperimentare un nuovo meccanismo per la gestione dei crediti dei Comuni e delle Regioni. Questo provvedimento potrebbe avere un impatto significativo sulle milioni di contribuenti italiani che hanno una pendenza per una tassa omessa o una multa stradale non pagata. Tuttavia, ci sono ancora molte incognite che dovranno essere risolte nel passaggio parlamentare da qui all’anno.