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La pasticceria mignon, un'innovazione che sta rivoluzionando il mondo dei dolci. I pastry chef più quotati si stanno orientando verso una sorta di modellismo estremo, creando nano-tortine da ingollare in un solo boccone. Un progresso estetico che non solo attira l'attenzione del gusto, ma anche attenua i sensi di colpa dei golosi.
In questo scenario, due boutique dolciarie emergono come leader nel campo della pasticceria mignon: Vittorio Selection e Tiemì. La prima, con la sua vetrinetta di pastarelle sembrante una teca di un gioielliere, offre miniature di torte famose come Montblanc, Sacherina e Smeraldino. Il dubbio è se divorarle o metterle all'anulare, dopo l'ennesimo assaggio.
Sul fronte opposto, c'è una fazione di pasticceri impegnati a dilatare le dimensioni dei pasticcini, come le sorelle Caterina e Maria Grazia della storica pasticceria Rovida. Questo gruppo si distingue per lavorare con la massima serietà senza prendersi troppo sul serio, aggiungendo varianti più cospicue ai classici cannoncini e bignè.
La questione rimane aperta: i pasticcini mignon sono un progresso o una regressione? L'inchiesta si conclude con il vostro povero cronista ingrassato di due chili solo per scrivere questo articolo. Ma la verità è che, alla fine, ciò che conta è il sapore e l'estetica del nostro dolce preferito, indipendentemente dalle dimensioni.
In questo scenario, due boutique dolciarie emergono come leader nel campo della pasticceria mignon: Vittorio Selection e Tiemì. La prima, con la sua vetrinetta di pastarelle sembrante una teca di un gioielliere, offre miniature di torte famose come Montblanc, Sacherina e Smeraldino. Il dubbio è se divorarle o metterle all'anulare, dopo l'ennesimo assaggio.
Sul fronte opposto, c'è una fazione di pasticceri impegnati a dilatare le dimensioni dei pasticcini, come le sorelle Caterina e Maria Grazia della storica pasticceria Rovida. Questo gruppo si distingue per lavorare con la massima serietà senza prendersi troppo sul serio, aggiungendo varianti più cospicue ai classici cannoncini e bignè.
La questione rimane aperta: i pasticcini mignon sono un progresso o una regressione? L'inchiesta si conclude con il vostro povero cronista ingrassato di due chili solo per scrivere questo articolo. Ma la verità è che, alla fine, ciò che conta è il sapore e l'estetica del nostro dolce preferito, indipendentemente dalle dimensioni.