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Una vera beffa sta succedendo a Grosseto. Andrea Canessa, 40enne disabile con paraplegia, è stato investito dall'auto mentre si trovava sulla strada con la sedia a rotelle. La scusa degli autisti è stata che non ha rispettato il codice stradale: Andrea era costretto a uscire dal marciapiede inaccessibile e si era spostato sulla carreggiata, a proprio rischio, per poter proseguire il suo cammino.
Ma è successo qualcosa di peggio. Dopo essere stato investito dall'auto, Andrea è stato multato dai vigili del traffico per violazione del codice stradale! Una vera ingiustizia, considerando che era costretto a muoversi su una superficie non accessibile. La cosa peggiore è che Andrea deve pagare la multa, pur non essendo riuscito a evitare l'incidente.
La reazione di Andrea è stata di sdegno: "Ho solo cercato di muovermi sulla strada per poter proseguire il mio cammino. Non avevo il diritto di andarci in malafede. Una multa è proprio un castigo eccessivo". La questione desta preoccupazione anche dei dirigenti dell'ASL, che si sono scusati con Andrea e gli hanno promesso di prendere misure per migliorare l'iniziativa di inclusione della disabilità.
La vicenda solleva importanti dubbi sulla gestione delle violazioni del codice stradale in presenza di persone con disabilità. La legge è ben presente, ma la sua applicazione può essere troppo dura? Quanto basta per preoccupare i cittadini e le organizzazioni che difendono i diritti dei disabili? La risposta è ancora da trovare, ma una cosa è certa: Andrea Canessa non dovrà pagare una multa per aver cercato di andare in giro come tutti noi.
Ma è successo qualcosa di peggio. Dopo essere stato investito dall'auto, Andrea è stato multato dai vigili del traffico per violazione del codice stradale! Una vera ingiustizia, considerando che era costretto a muoversi su una superficie non accessibile. La cosa peggiore è che Andrea deve pagare la multa, pur non essendo riuscito a evitare l'incidente.
La reazione di Andrea è stata di sdegno: "Ho solo cercato di muovermi sulla strada per poter proseguire il mio cammino. Non avevo il diritto di andarci in malafede. Una multa è proprio un castigo eccessivo". La questione desta preoccupazione anche dei dirigenti dell'ASL, che si sono scusati con Andrea e gli hanno promesso di prendere misure per migliorare l'iniziativa di inclusione della disabilità.
La vicenda solleva importanti dubbi sulla gestione delle violazioni del codice stradale in presenza di persone con disabilità. La legge è ben presente, ma la sua applicazione può essere troppo dura? Quanto basta per preoccupare i cittadini e le organizzazioni che difendono i diritti dei disabili? La risposta è ancora da trovare, ma una cosa è certa: Andrea Canessa non dovrà pagare una multa per aver cercato di andare in giro come tutti noi.