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Il Grand Hotel di San Pellegrino, simbolo della ricchezza e del lusso bergamasco, sta finalmente cominciando a riscoprire la sua antica gloria. La società americana Ekn Development, che dal 2024 ha la concessione del Grand Hotel, ha affidato il progetto di fattibilità al gruppo milanese Lombardini22. L'obiettivo finale è quello di aprire una nuova "Belle Époque dell'hospitality", tra raffinatezza estetica e sistemi tecnologici rinnovati.
La società Ekn Development ha investito 64 milioni di euro nel progetto, che prevede la realizzazione di 118 camere da hotel di lusso, spazi termali, piscine esterne, ristorazione e aree comuni rinnovate. L'opera è stata affidata al gruppo Lombardini22, che ha già dimostrato le sue capacità in progetti simili.
Il progetto prevede anche l'ampliamento delle QC Terme, che sono state aperte undici anni fa e stanno avendo sempre più successo. La società si è resa conto che i terreni dove sorgono le terme hanno bisogno di spazio e quindi ha deciso di abbandonare il progetto del centro commerciale.
Lo studio di fattibilità è ancora in fase di misurazione, ma l'architetto Alessandra Magri dice che il brief progettuale sarà plasmato da un'analisi mirata di aspetti tecnici, amministrativi ed economici. Il progetto vuole essere un "uno studio chirurgico della struttura impiantistica esistente" e dare un assetto moderno agli spazi, restando comunque all'interno dei limiti imposti dalla Sovrintendenza.
Il recupero del Grand Hotel di San Pellegrino sarà un'opera complessa e impegnativa, ma la società Ekn Development è certa che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione. L'apertura potrebbe avvenire fra il 2028 e il 2029.
In sintesi, il Grand Hotel di San Pellegrino sta per riscoprire la sua antica gloria grazie al progetto di fattibilità affidato al gruppo Lombardini22. La società Ekn Development ha investito 64 milioni di euro nel progetto e prevede di aprire una nuova "Belle Époque dell'hospitality", tra raffinatezza estetica e sistemi tecnologici rinnovati.
La società Ekn Development ha investito 64 milioni di euro nel progetto, che prevede la realizzazione di 118 camere da hotel di lusso, spazi termali, piscine esterne, ristorazione e aree comuni rinnovate. L'opera è stata affidata al gruppo Lombardini22, che ha già dimostrato le sue capacità in progetti simili.
Il progetto prevede anche l'ampliamento delle QC Terme, che sono state aperte undici anni fa e stanno avendo sempre più successo. La società si è resa conto che i terreni dove sorgono le terme hanno bisogno di spazio e quindi ha deciso di abbandonare il progetto del centro commerciale.
Lo studio di fattibilità è ancora in fase di misurazione, ma l'architetto Alessandra Magri dice che il brief progettuale sarà plasmato da un'analisi mirata di aspetti tecnici, amministrativi ed economici. Il progetto vuole essere un "uno studio chirurgico della struttura impiantistica esistente" e dare un assetto moderno agli spazi, restando comunque all'interno dei limiti imposti dalla Sovrintendenza.
Il recupero del Grand Hotel di San Pellegrino sarà un'opera complessa e impegnativa, ma la società Ekn Development è certa che il progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione. L'apertura potrebbe avvenire fra il 2028 e il 2029.
In sintesi, il Grand Hotel di San Pellegrino sta per riscoprire la sua antica gloria grazie al progetto di fattibilità affidato al gruppo Lombardini22. La società Ekn Development ha investito 64 milioni di euro nel progetto e prevede di aprire una nuova "Belle Époque dell'hospitality", tra raffinatezza estetica e sistemi tecnologici rinnovati.