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"Giustizia: un ministro è pronto a pagare quando sbaglia"
Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso la sua opinione su come debba essere gestita la giustizia, dicendo "Spero di no" alle idee che sostengono l'idea di separare le carriere tra i magistrati e coloro che commettono errori.
Salvini è convinto che un sistema più veloce sarebbe meglio per evitare di mettere in galera persone "sbagliate", come ha dichiarato a Rai1 durante un'intervista. In questo senso, il politico sostiene che anche chi sbaglia deve pagare le stesse pene rispetto agli altri lavoratori.
Secondo Salvini, negli ultimi anni sono stati arrestati e condannati 31 mila italiani, di cui più della metà non ha mai commesso un reato. Il politico si chiede se sia giusto mettere in galera persone che hanno commesso "un piccolo errore" e se possa essere risolto con una punizione più leggera.
In realtà, secondo Salvini, la vera questione è capire come evitare che persone innocenti finiscano ingiustamente in galera. Il politico sostiene che tutti gli altri lavoratori devono pagare le loro pene per il lavoro sbagliato, così come chi commette un reato deve affrontarlo.
"Spero di no" è l'espressione più forte di Salvini su questo argomento, che sostiene che la giustizia dovrebbe essere più veloce e meno ingiusta. Il politico si chiede se sia possibile mettere in galera persone "sbagliate" senza mettere in pericolo una innocente persona che potrebbe finire come loro.
Sia su questa questione, Salvini è pronto a sostituire i magistrati con un altro sistema più veloce e meno ingiusto.
Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso la sua opinione su come debba essere gestita la giustizia, dicendo "Spero di no" alle idee che sostengono l'idea di separare le carriere tra i magistrati e coloro che commettono errori.
Salvini è convinto che un sistema più veloce sarebbe meglio per evitare di mettere in galera persone "sbagliate", come ha dichiarato a Rai1 durante un'intervista. In questo senso, il politico sostiene che anche chi sbaglia deve pagare le stesse pene rispetto agli altri lavoratori.
Secondo Salvini, negli ultimi anni sono stati arrestati e condannati 31 mila italiani, di cui più della metà non ha mai commesso un reato. Il politico si chiede se sia giusto mettere in galera persone che hanno commesso "un piccolo errore" e se possa essere risolto con una punizione più leggera.
In realtà, secondo Salvini, la vera questione è capire come evitare che persone innocenti finiscano ingiustamente in galera. Il politico sostiene che tutti gli altri lavoratori devono pagare le loro pene per il lavoro sbagliato, così come chi commette un reato deve affrontarlo.
"Spero di no" è l'espressione più forte di Salvini su questo argomento, che sostiene che la giustizia dovrebbe essere più veloce e meno ingiusta. Il politico si chiede se sia possibile mettere in galera persone "sbagliate" senza mettere in pericolo una innocente persona che potrebbe finire come loro.
Sia su questa questione, Salvini è pronto a sostituire i magistrati con un altro sistema più veloce e meno ingiusto.