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Giuseppe Delmonte, un giovane italiano con un passato segnato dalla violenza domestica, racconta la sua storia in modo impavido. La madre di Giuseppe, Olga Granà, è stata uccisa nel 1997 a colpi di ascia da suo padre, lo stesso uomo che aveva come partner il figlio di Giuseppe.
Sono stato un orfano invisibile per anni, ha detto Delmonte. Ho vissuto con estrema vergogna perché ero il figlio dell'assassino. Per anni ho sostenuto la rabbia e l'odio che dovevo dentro di me, ma nel 2024 ho deciso di fare qualcosa di diverso: sono nata "Olga", un'associazione che si propone di educare i giovani contro ogni forma di violenza.
Il progetto è stato la mia risposta alla violenza che mi ha causato così tanto dolore e sofferenza, dice Delmonte. Sono riuscito a creare una comunità di persone che condividono la mia storia e che si impegnano a non ripetere gli errori del passato. Il nome "Olga" è un tributo alla mia madre, che non aveva mai avuto l'opportunità di parlare della sua esperienza.
"Volevo rendere mia mamma immortale e credo di esserci riuscito", dice Delmonte. La sua associazione ha già ottenuto risultati notevoli, come ad esempio la creazione di un programma di prevenzione alla violenza domestica per i giovani.
"Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato con 'Olga'", dice Delmonte. Spero che la nostra associazione possa essere un esempio per tutti coloro che sono stati colpiti dalla violenza domestica e che vogliono trovare una strada per superarla.
Sono stato un orfano invisibile per anni, ha detto Delmonte. Ho vissuto con estrema vergogna perché ero il figlio dell'assassino. Per anni ho sostenuto la rabbia e l'odio che dovevo dentro di me, ma nel 2024 ho deciso di fare qualcosa di diverso: sono nata "Olga", un'associazione che si propone di educare i giovani contro ogni forma di violenza.
Il progetto è stato la mia risposta alla violenza che mi ha causato così tanto dolore e sofferenza, dice Delmonte. Sono riuscito a creare una comunità di persone che condividono la mia storia e che si impegnano a non ripetere gli errori del passato. Il nome "Olga" è un tributo alla mia madre, che non aveva mai avuto l'opportunità di parlare della sua esperienza.
"Volevo rendere mia mamma immortale e credo di esserci riuscito", dice Delmonte. La sua associazione ha già ottenuto risultati notevoli, come ad esempio la creazione di un programma di prevenzione alla violenza domestica per i giovani.
"Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato con 'Olga'", dice Delmonte. Spero che la nostra associazione possa essere un esempio per tutti coloro che sono stati colpiti dalla violenza domestica e che vogliono trovare una strada per superarla.