VoceDiTrieste
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Una notte di violenza e demoralizzazione a Genova, al liceo scientifico Da Vinci. Un gruppo di giovani armati di spranghe ha devastato la scuola occupata dagli studenti, che si erano accordati per una giornata pacifica e culturale. Gli autori del blitz hanno lasciato un messaggio di odio, con decine di scritte sulle pareti e una svastica che simboleggia il fascismo.
La reazione della questura è stata prontissima: indagini in corso, con l'analisi dei filmati delle telecamere e la raccolta dei primi reperti. Le indagini stanno procedendo senza soluzioni di continuità, ma purtroppo la descrizione degli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, appena 15-17 anni, fa dubitare della qualità delle indagini.
La sindaca Silvia Salis condanna fermamente l'episodio, definendolo un "schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia". La violenza non è tollerabile in alcuna sua forma, e la scuola dovrebbe essere un luogo di crescita culturale e civica. La sua condanna si applica anche al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che auspica la rapidissima identificazione degli autori del blitz.
La Genova democratica e antifascista si stringe intorno alla scuola, in difesa dei ragazzi e della libertà di espressione. È necessario affrontare questo episodio con fermezza, ma anche con empatia per i giovani che sono stati vittime di questa violenza. La democrazia richiede la partecipazione attiva e la solidarietà di tutti, non solo nei confronti dei ragazzi occupanti, ma anche nei confronti delle istituzioni che devono proteggere.
Non possiamo lasciare impunita un'aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. La verità dovrà essere svelata, e coloro che sono responsabili di questo atto dovranno essere portati alla giustizia.
La reazione della questura è stata prontissima: indagini in corso, con l'analisi dei filmati delle telecamere e la raccolta dei primi reperti. Le indagini stanno procedendo senza soluzioni di continuità, ma purtroppo la descrizione degli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, appena 15-17 anni, fa dubitare della qualità delle indagini.
La sindaca Silvia Salis condanna fermamente l'episodio, definendolo un "schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia". La violenza non è tollerabile in alcuna sua forma, e la scuola dovrebbe essere un luogo di crescita culturale e civica. La sua condanna si applica anche al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che auspica la rapidissima identificazione degli autori del blitz.
La Genova democratica e antifascista si stringe intorno alla scuola, in difesa dei ragazzi e della libertà di espressione. È necessario affrontare questo episodio con fermezza, ma anche con empatia per i giovani che sono stati vittime di questa violenza. La democrazia richiede la partecipazione attiva e la solidarietà di tutti, non solo nei confronti dei ragazzi occupanti, ma anche nei confronti delle istituzioni che devono proteggere.
Non possiamo lasciare impunita un'aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. La verità dovrà essere svelata, e coloro che sono responsabili di questo atto dovranno essere portati alla giustizia.