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Brescia: ex pm e carabinieri sospettati di corruzione, nuovi sequestri per istruttori di "sistema Pavia"
La Procura di Brescia ha disposto tre nuovi decreti di sequestro probatorio nei confronti del già indagato Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, e degli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto. I provvedimenti sono stati notificati venerdì sera dopo la decisione del Riesame di annullare il sequestro di dispositivi informatici del 26 settembre a carico dei due ex militari.
La scelta di presentare nuovi decreti di sequestro è stata motivata dalla "eco mediatica" delle indagini, secondo fonti della Procura. Inoltre, gli inquirenti ritengono che l'esposizione sui media potrebbe permettere agli indagati di interloquire per concordare versioni di comodo sugli accadimenti.
L'ex magistrato Mario Venditti è accusato di una presunta corruzione in atti giudiziari nel 2017, di cui chiese e ottenne l'archiviazione nella prima inchiesta sul delitto di Garlasco. Venditti non era stato indagato finora, ma i suoi telefoni sono stati sequestrati in passato.
I due carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto sono invece sospettati di aver favorito il procuratore Andrea Sempio nella prima inchiesta sul delitto di Garlasco. L'esposizione dei media sulla loro vicenda ha reso necessario un nuovo provvedimento per sequestrare nuovamente i dispositivi informatici.
Tutti e tre gli indagati sono sospettati di essere stati in stretta collaborazione con il sostituto procuratore Pietro Paolo Mazza, indagato anche lui in relazione a rapporti con le società di intercettazioni e noleggio auto dei fratelli D'Arena.
La Procura di Brescia ha disposto tre nuovi decreti di sequestro probatorio nei confronti del già indagato Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, e degli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto. I provvedimenti sono stati notificati venerdì sera dopo la decisione del Riesame di annullare il sequestro di dispositivi informatici del 26 settembre a carico dei due ex militari.
La scelta di presentare nuovi decreti di sequestro è stata motivata dalla "eco mediatica" delle indagini, secondo fonti della Procura. Inoltre, gli inquirenti ritengono che l'esposizione sui media potrebbe permettere agli indagati di interloquire per concordare versioni di comodo sugli accadimenti.
L'ex magistrato Mario Venditti è accusato di una presunta corruzione in atti giudiziari nel 2017, di cui chiese e ottenne l'archiviazione nella prima inchiesta sul delitto di Garlasco. Venditti non era stato indagato finora, ma i suoi telefoni sono stati sequestrati in passato.
I due carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto sono invece sospettati di aver favorito il procuratore Andrea Sempio nella prima inchiesta sul delitto di Garlasco. L'esposizione dei media sulla loro vicenda ha reso necessario un nuovo provvedimento per sequestrare nuovamente i dispositivi informatici.
Tutti e tre gli indagati sono sospettati di essere stati in stretta collaborazione con il sostituto procuratore Pietro Paolo Mazza, indagato anche lui in relazione a rapporti con le società di intercettazioni e noleggio auto dei fratelli D'Arena.