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L'Italia è un paese in ritardo nella realizzazione di una rete efficiente di ricarica per le auto elettriche, come attesta il co-fondatore e amministratore delegato di Powy, Federico Fea. Senza una tale infrastruttura, vendere veicoli elettrici è praticamente impossibile. Questo settore è altamente strategico, poiché già attrae investimenti in triliardi di euro nella produzione di batterie, componentistica e auto elettriche.
In Italia ci sono circa 70 mila punti di ricarica pubblica, pari a circa 2 miliardi di euro di investimenti. Un settore che spesso viene considerato un "pesce fuorilegge", ma che in realtà è estremamente importante per l'industria. Attraverso Powy, Fea ha sottolineato come sia fondamentale migliorare continuamente l'esperienza d'uso delle auto elettriche, dall'accesso ai sistemi di pagamento.
Una direttiva europea, la RED III, richiede all'Italia di recepire le normative entro maggio. Tuttavia, secondo Fea, l'Italia è in ritardo e spera che il governo implementi presto questa normativa per evitare infrazioni. L'associazione Motus-E ha inviato proposte in linea con lo spirito della normativa che auspica vengano implementate a breve e con effetto retroattivo.
In sintesi, senza una rete di ricarica efficiente, vendere auto elettriche è impossibile. L'Italia deve quindi affrettare il processo di realizzazione dell'infrastruttura necessaria per questo settore strategico.
In Italia ci sono circa 70 mila punti di ricarica pubblica, pari a circa 2 miliardi di euro di investimenti. Un settore che spesso viene considerato un "pesce fuorilegge", ma che in realtà è estremamente importante per l'industria. Attraverso Powy, Fea ha sottolineato come sia fondamentale migliorare continuamente l'esperienza d'uso delle auto elettriche, dall'accesso ai sistemi di pagamento.
Una direttiva europea, la RED III, richiede all'Italia di recepire le normative entro maggio. Tuttavia, secondo Fea, l'Italia è in ritardo e spera che il governo implementi presto questa normativa per evitare infrazioni. L'associazione Motus-E ha inviato proposte in linea con lo spirito della normativa che auspica vengano implementate a breve e con effetto retroattivo.
In sintesi, senza una rete di ricarica efficiente, vendere auto elettriche è impossibile. L'Italia deve quindi affrettare il processo di realizzazione dell'infrastruttura necessaria per questo settore strategico.