VoceDiPisa
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L'effetto Pasqua sta facendo sentire il suo peso in Italia. La curva dei contagi, che sembrava stata sotto controllo, sta riprendo a salire con una leggera crescita dei nuovi casi giornalieri, quasi 62 mila. Il tasso di positività ai molecolari supera l'18%, e il numero di contagiati supera il mezzo milione. Anche i decessi stanno tornando a salire, anche se non al livello dei precedenti tempi.
L'indice di contagio, l'Rt, è calato leggermente da 0,96 a 0,93, ma questo calo sembra essere più un effetto della politica vaccinale che di una vera svolta nella situazione epidemica. La pressione sugli ospedali rimane sostanzialmente invariata, con una leggera crescita dei ricoveri nei reparti di medicina.
La Calabria e l'Umbria sembrano essere le regioni più colpite, con tassi di occupazione dei posti letto che superano il 28% e il 31%, rispettivamente. La Lombardia, invece, si trova in una situazione più contenuta, con un tasso di occupazione dei posti letto inferiore al 12%. Il Piemonte è al secondo posto, con un tasso di occupazione dei posti letto del 11,6%.
Il monitoraggio settimanale dell'Iss sembra mostrare che la situazione epidemica non sta migliorando, ma potrebbe essere influenzata dalle misure di contenimento che stanno entrando in vigore. Il netto calo della scorsa settimana è stato seguito da un aumento dei nuovi casi, il 22,7% in più rispetto alla settimana precedente.
In tutta Italia, solo 11 province hanno un'incidenza superiore a 1000 casi per 100.000 abitanti, ma in tutte le regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. I tamponi effettuati sono aumentati del 12%, con una media giornaliera di quasi 62 mila. Il numero di positivi supera il mezzo milione, e secondo la Fondazione Gimbe, è ampiamente sottostimato.
L'indice di contagio, l'Rt, è calato leggermente da 0,96 a 0,93, ma questo calo sembra essere più un effetto della politica vaccinale che di una vera svolta nella situazione epidemica. La pressione sugli ospedali rimane sostanzialmente invariata, con una leggera crescita dei ricoveri nei reparti di medicina.
La Calabria e l'Umbria sembrano essere le regioni più colpite, con tassi di occupazione dei posti letto che superano il 28% e il 31%, rispettivamente. La Lombardia, invece, si trova in una situazione più contenuta, con un tasso di occupazione dei posti letto inferiore al 12%. Il Piemonte è al secondo posto, con un tasso di occupazione dei posti letto del 11,6%.
Il monitoraggio settimanale dell'Iss sembra mostrare che la situazione epidemica non sta migliorando, ma potrebbe essere influenzata dalle misure di contenimento che stanno entrando in vigore. Il netto calo della scorsa settimana è stato seguito da un aumento dei nuovi casi, il 22,7% in più rispetto alla settimana precedente.
In tutta Italia, solo 11 province hanno un'incidenza superiore a 1000 casi per 100.000 abitanti, ma in tutte le regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. I tamponi effettuati sono aumentati del 12%, con una media giornaliera di quasi 62 mila. Il numero di positivi supera il mezzo milione, e secondo la Fondazione Gimbe, è ampiamente sottostimato.