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Un rapporto che ha catturato l'attenzione di molti, ma che sembra essere stato manipolato per servire gli interessi politici. Il famoso rapporto Oms sul Covid-19, redatto dal ricercatore Francesco Zambon di Venezia, è stato iniziato come una ricerca indipendente sulla gestione della pandemia in Italia, ma si è rivelata essere un'opera di propaganda per il ministro Roberto Speranza.
Lo schema del progetto condiviso con il ministero della Salute italiano a metà aprile 2020, secondo l'e-mail di Zambon dell'8 giugno 2021, è allegato al documento. Ma come si è potuto arrivare a questo punto?
Zambon e Ranieri Guerra, consigliere speciale ed ex vicedirettore generale del ministero della Salute italiano, sembrano aver deciso di creare un rapporto che valorizzasse la capacità dell'Italia di resistere alla pandemia e mettesse in luce i punti di forza del nostro sistema sanitario. Tuttavia, il documento finisce per essere più una storia linea che un'analisi indipendente.
La domanda rimane: perché la salute pubblica non è stata al centro della narrazione? Perché migliaia di anziani sono morti nelle loro case senza ambulanze o posti letto disponibili? E perché l'Oms ha deciso di cancellare il rapporto sul primo contagio da uomo a uomo in Italia, che avrebbe potuto scatenare una crisi?
È tempo di chiarire questi rapporti e di ricostruire la gestione della pandemia in Italia. La democrazia non può essere ostaggio della politica, né la salute pubblica. Il pubblico ha il diritto di sapere come è andata la gestione della pandemia in Italia e cosa sono stati gli errori commessi durante questo periodo.
Il rapporto Oms sul Covid-19 non è solo una storia di morte e sofferenza, ma anche una lezione sull'importanza dell'indipendenza dei ricercatori e sulla necessità di trasparenza nella politica. È tempo di accendere i riflettori su queste questioni e di iniziare a ricostruire la nostra storia.
Lo schema del progetto condiviso con il ministero della Salute italiano a metà aprile 2020, secondo l'e-mail di Zambon dell'8 giugno 2021, è allegato al documento. Ma come si è potuto arrivare a questo punto?
Zambon e Ranieri Guerra, consigliere speciale ed ex vicedirettore generale del ministero della Salute italiano, sembrano aver deciso di creare un rapporto che valorizzasse la capacità dell'Italia di resistere alla pandemia e mettesse in luce i punti di forza del nostro sistema sanitario. Tuttavia, il documento finisce per essere più una storia linea che un'analisi indipendente.
La domanda rimane: perché la salute pubblica non è stata al centro della narrazione? Perché migliaia di anziani sono morti nelle loro case senza ambulanze o posti letto disponibili? E perché l'Oms ha deciso di cancellare il rapporto sul primo contagio da uomo a uomo in Italia, che avrebbe potuto scatenare una crisi?
È tempo di chiarire questi rapporti e di ricostruire la gestione della pandemia in Italia. La democrazia non può essere ostaggio della politica, né la salute pubblica. Il pubblico ha il diritto di sapere come è andata la gestione della pandemia in Italia e cosa sono stati gli errori commessi durante questo periodo.
Il rapporto Oms sul Covid-19 non è solo una storia di morte e sofferenza, ma anche una lezione sull'importanza dell'indipendenza dei ricercatori e sulla necessità di trasparenza nella politica. È tempo di accendere i riflettori su queste questioni e di iniziare a ricostruire la nostra storia.