ItaliaPensante
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Roma, 8 novembre 2025 - I dirigenti del movimento Fratelli d'Italia si sono scottati. Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha parlato di una "solita sindrome" e la Costituzione, ma dentro il partito ci è l'urlo di allarme: «È normale che una trasmissione si occupi ossessivamente solo di noi?» chiedono i massimi dirigenti. Il sospetto è che il regime spiava gli oppositori e che i servizi della Rai siano stati usati per controllare il partito opposto.
Il confronto sulla vicinanza tra Ranucci e Giorgia Meloni ha acceso a una discussione tra i partiti, ma dentro Fratelli d'Italia è l'opposizione a farsi sentire. Il senatore Federico Mollicone annuncia un'interrogazione parlamentare per "chiarire se tali attività investigative si siano svolte nel pieno rispetto della deontologia professionale e delle regole di uno Stato di diritto".
Ranucci sostiene che il dialogo tra Ghiglia e Meloni sia stato girato dallo stesso Ghiglia all'ufficio, quindi il materiale è stato reso disponibile dal garante. Ma i meloniani non credono a questa tesi: "Tutt'al più Ghiglia potrebbe aver commesso un'ingenuità", dice uno di loro.
Il sospetto si lega con quello di una vicinanza di Ranucci al M5S, che preluderebbe a "una sua intenzione di candidarsi". Ma i dirigenti del partito assicurano: "Noi difendiamo il pluralismo, ci mancherebbe tanto più di un programma di punta della TV di Stato".
Il governo meloniano, d'altra parte, è deciso a fare i conti con la campagna elettorale per le Regionali che sta impegnando tutti.
Il confronto sulla vicinanza tra Ranucci e Giorgia Meloni ha acceso a una discussione tra i partiti, ma dentro Fratelli d'Italia è l'opposizione a farsi sentire. Il senatore Federico Mollicone annuncia un'interrogazione parlamentare per "chiarire se tali attività investigative si siano svolte nel pieno rispetto della deontologia professionale e delle regole di uno Stato di diritto".
Ranucci sostiene che il dialogo tra Ghiglia e Meloni sia stato girato dallo stesso Ghiglia all'ufficio, quindi il materiale è stato reso disponibile dal garante. Ma i meloniani non credono a questa tesi: "Tutt'al più Ghiglia potrebbe aver commesso un'ingenuità", dice uno di loro.
Il sospetto si lega con quello di una vicinanza di Ranucci al M5S, che preluderebbe a "una sua intenzione di candidarsi". Ma i dirigenti del partito assicurano: "Noi difendiamo il pluralismo, ci mancherebbe tanto più di un programma di punta della TV di Stato".
Il governo meloniano, d'altra parte, è deciso a fare i conti con la campagna elettorale per le Regionali che sta impegnando tutti.