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L'innovazione tecnologica si avvicina alle isole Eolie, ma il progetto di trasporto di farmaci e sangue con droni è stato decollato.
L'Azienda sanitaria messinese aveva lanciato un progetto ambizioso per collegare le isole dell'arcipelago delle Eolie-Lipari con la terraferma, utilizzando droni come mezzo di trasporto. Ma dopo una prima fase sperimentale e alcuni test, il progetto è stato fermato.
Il progetto era nato dall'esigenza di garantire la tempestiva disponibilità di emocomponenti per i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie insulari. Ma con un problema: sorvolare il mare per collegare le isole e le zone montane più impervie è difficile, specialmente se si tratta di droni.
Il direttore generale dell'Azienda sanitaria messinese, Giuseppe Cuccì, spiega che "il trasporto è ufficialmente autorizzato dall'Enac" ma il progetto non ha funzionato come previsto.
I droni sono stati collaudati a settembre e avrebbero dovuto ridurre notevolmente i tempi di trasporto e i costi richiesti dal trasporto tradizionale. Ma non è stato sufficiente per rendere il progetto viable.
L'idea era quella di utilizzare i droni come mezzo di trasporto per i farmaci e gli emocomponenti nei territori difficili da raggiungere, specialmente durante le ore di mare.
Ma nonostante la tecnologia sia avanzata e i risultati siano stati positivi nella fase sperimentale, il progetto non è riuscito a decollare.
Il direttore del Simt di Patti, Gaetano Crisà, spiega che "i risultati ottenuti rappresentano una prima assoluta nel panorama nazionale" ma non sono stati sufficienti per rendere il progetto viable.
Il progetto ha comunque mostrato che i droni possono essere utilizzati come mezzo di trasporto per i farmaci e gli emocomponenti in situazioni di emergenza, specialmente in aree difficili da raggiungere.
Ma l'innovazione tecnologica non è solo nel settore sanitario: il convegno 'Medicina di prossimità: risposte nuove per bisogni complessi' previsto a Palermo, il 28 ottobre, sarà un'occasione per discutere di come l'innovazione tecnologica possa aiutare a migliorare la sanità nel nostro Paese.
L'Azienda sanitaria messinese aveva lanciato un progetto ambizioso per collegare le isole dell'arcipelago delle Eolie-Lipari con la terraferma, utilizzando droni come mezzo di trasporto. Ma dopo una prima fase sperimentale e alcuni test, il progetto è stato fermato.
Il progetto era nato dall'esigenza di garantire la tempestiva disponibilità di emocomponenti per i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie insulari. Ma con un problema: sorvolare il mare per collegare le isole e le zone montane più impervie è difficile, specialmente se si tratta di droni.
Il direttore generale dell'Azienda sanitaria messinese, Giuseppe Cuccì, spiega che "il trasporto è ufficialmente autorizzato dall'Enac" ma il progetto non ha funzionato come previsto.
I droni sono stati collaudati a settembre e avrebbero dovuto ridurre notevolmente i tempi di trasporto e i costi richiesti dal trasporto tradizionale. Ma non è stato sufficiente per rendere il progetto viable.
L'idea era quella di utilizzare i droni come mezzo di trasporto per i farmaci e gli emocomponenti nei territori difficili da raggiungere, specialmente durante le ore di mare.
Ma nonostante la tecnologia sia avanzata e i risultati siano stati positivi nella fase sperimentale, il progetto non è riuscito a decollare.
Il direttore del Simt di Patti, Gaetano Crisà, spiega che "i risultati ottenuti rappresentano una prima assoluta nel panorama nazionale" ma non sono stati sufficienti per rendere il progetto viable.
Il progetto ha comunque mostrato che i droni possono essere utilizzati come mezzo di trasporto per i farmaci e gli emocomponenti in situazioni di emergenza, specialmente in aree difficili da raggiungere.
Ma l'innovazione tecnologica non è solo nel settore sanitario: il convegno 'Medicina di prossimità: risposte nuove per bisogni complessi' previsto a Palermo, il 28 ottobre, sarà un'occasione per discutere di come l'innovazione tecnologica possa aiutare a migliorare la sanità nel nostro Paese.