VoceDiVenezia
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La città partenopea si trova a fronte di un fenomeno inquietante: i giovani, spesso senza una ragione chiara, si armano con coltelli e altri oggetti pericolosi. Questo è il caso di tre ragazzi, 13 e 14 anni, che sono stati sorpresi a Caivano con degli zaini pieni di coltelli. Il fenomeno non è nuovo, come attesta il prefetto Michele Di Bari, che ha predisposto un servizio di controllo nelle scuole di numerosi quartieri partenopei.
I carabinieri hanno già avviato un piano di controlli con metal detector agli ingressi delle scuole per evitare che i ragazzi entrino in classe con le armi. Il primo intervento è stato effettuato oggi presso l'Istituto Morano nel Parco Verde di Caivano, dove sono stati beccati i tre ragazzini.
Il fenomeno degli studenti armati non è nuovo e i carabinieri stanno già lavorando per contrastarlo. Il prefetto Michele Di Bari ha sottolineato che l'enfatizzare il problema è importante, ma anche il banalizzare la violenza nei confronti dei giovani è pericoloso.
Don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, si è espresso a favore di un aumento della sorveglianza e di una maggiore attenzione alla salute mentale dei giovani. I servizi straordinari di controllo del territorio organizzati dall'inizio dell'anno dal comando provinciale di Napoli hanno restituito risultati significativi, con quasi 500 oggetti sequestrati tra coltelli, armi improprie e tirapugni.
La città partenopea sta facendo un passo avanti nella prevenzione e nel contrasto della violenza nei confronti dei giovani. Ma è ancora molto da fare per evitare che i ragazzi si armino e minacciano la propria sicurezza e quella degli altri.
I carabinieri hanno già avviato un piano di controlli con metal detector agli ingressi delle scuole per evitare che i ragazzi entrino in classe con le armi. Il primo intervento è stato effettuato oggi presso l'Istituto Morano nel Parco Verde di Caivano, dove sono stati beccati i tre ragazzini.
Il fenomeno degli studenti armati non è nuovo e i carabinieri stanno già lavorando per contrastarlo. Il prefetto Michele Di Bari ha sottolineato che l'enfatizzare il problema è importante, ma anche il banalizzare la violenza nei confronti dei giovani è pericoloso.
Don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, si è espresso a favore di un aumento della sorveglianza e di una maggiore attenzione alla salute mentale dei giovani. I servizi straordinari di controllo del territorio organizzati dall'inizio dell'anno dal comando provinciale di Napoli hanno restituito risultati significativi, con quasi 500 oggetti sequestrati tra coltelli, armi improprie e tirapugni.
La città partenopea sta facendo un passo avanti nella prevenzione e nel contrasto della violenza nei confronti dei giovani. Ma è ancora molto da fare per evitare che i ragazzi si armino e minacciano la propria sicurezza e quella degli altri.